Siamo giunti alla parte finale per l'approvazione della Legge di Stabilità, al momento in Senato. Il voto sul testo è previsto tra domani e giovedì. Successivamente, la legge tornerà alla Camera per l'approvazione definitiva. Gli emendamenti iniziali sono stati circa 3.800; adesso ne rimangono ancora 600 da discutere sui diversi argomenti come il regime dei minimi delle partite Iva, l'aliquota fiscale sui rendimenti dei fondi pensione, ecc.

Ma altri argomenti sono in fase di approvazione, anche di una considerevole importanza. Sembra congelata la proposta di aumentare le tasse sulla casa per il prossimo anno.

Era inizialmente stato previsto un innalzamento dell'aliquota per la Tasi al 6 per mille. La famosa local tax (tassa che unifica l'imposta Imu e la Tasi), che poteva essere inserita nella Legge di Stabilità, non ha trovato posto nel testo ancora in fase di discussione anche perché questa nuova tassa dovrebbe prevedere l'introduzione, al suo interno, di altri piccoli balzelli. E' stato bloccata anche la nuova norma sul pagamento del Canone Rai che, per il 2015, rimane invariato (113,50 euro) ma che, dal successivo anno, potrebbe essere inserito nella bolletta elettrica.

Altre certezze che troveranno posto nella Legge prossima all'approvazione sono le seguenti:

1. Il bonus di 80 euro che, come successo nel 2014, sarà dato ai lavoratori dipendenti sotto forma di detrazione fiscale diventerà una riforma strutturale e quindi verrà concesso anche nei successivi anni. Il bonus, almeno per il momento, non sarà ad appannaggio di pensionati ed autonomi;

2.

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) sarà inserito in busta paga però solamente per chi ne faccia richiesta e quindi su base volontaria. L'unico aspetto negativo è che, una volta percepito, non si potrà più cambiare idea;

3. Il bonus bebè troverà spazio nel testo in approvazione tenendo però in considerazione il reddito Isee e non quello Irpef. In questa maniera il numero dei cittadini che potranno usufruire dell'agevolazione diminuirà notevolmente.