Prato è attualmente un comune italiano di 192.130 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia. È la seconda città della Toscana e una delle più grandi dell'Italia Centrale per numero di abitanti.

L'Industria Tessile

Nell'economia pratese la produzione tessile ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano fin dall'epoca medievale, come testimoniano i documenti del famoso mercante Francesco Datini, ma è nell'Ottocento che Prato vide un impetuoso sviluppo industriale. Divenuto centro mondiale del commercio, sembrava un'immensa fabbrica vista dall'alto e una selva di ciminiere dove quotidianamente venivano prodotti 500 mila metri di stoffe, l'equivalente della distanza tra Firenze e Napoli.

Capitale italiana dell'iniziativa privata fu definita la "Manchester d'Italia". Rappresentava 1/3 dell'industria nazionale ed era una fra le città più produttive d'Italia in cui "la gente aveva l'abitudine di svegliarsi prima di addormentarsi". Con un orientamento alla produzione verso l'Europa, solo il 30% rimaneva in Italia, mentre il restante 70% veniva esportato nel Mondo.

L'industria laniera rappresentava a Prato un equivalente di 120 miliardi di lire annue rispetto ai 36 miliardi del restante territorio nazionale. Modesta e miliardaria era un comune della provincia di Firenze, il più grande centro mondiale dell'economia laniera, un colosso dell'economia italiana e uno fra i giganti produttivi d'Europa.

Qui studiò il poeta Gabriele D'Annunzio, allievo del Collegio Cicognini. Qui le persone erano caratterizzate da forte serietà, disciplina, rigidità e austerità che facevano del pratese un soggetto con un'indole orientata al lavoro e che permettevano a Prato di essere la città più mercantile e commerciale dell'intero territorio italiano.

Dall'artigianato si passò a delle basi industriali più meccanizzate, un fenomeno unico e anomalo dove non vi erano grattacieli e la cui materia base erano gli stracci, i cosiddetti "cenci", che venivano rigenerati per produrre nuovi tessuti ai prezzi più competitivi sul mercato. Fu un fenomeno oggetto di osservazione di Inghilterra, Germania, Stati Uniti e Canada.

Dopo molto tempo Prato è riuscita a divenire capoluogo di provincia liberandosi da tutta una serie di impacci burocratici, non essendoci, ad esempio, una dogana e una camera di commercio che non ne hanno comunque frenato lo sviluppo.