Sono povere, non hanno nessuno a cui chiedere aiuto ma soprattutto sono sempre di più. Molto spesso non accendono i riscaldamenti perchè non hanno i soldi per farlo. La loro condizione di estrema povertà le ha portate ad isolarsi da tutto e da tutti, ma quel che è più grave è che spesso sono depresse e non si curano e ancor più grave hanno un figlio a carico a cui badare. E' la fotografia scattata dalla Croce Rossa spagnola, che ha analizzato la situazione 1.051 donne comprese tra i 18 e i 65 anni che partecipano ai programmi di sostegno sociale lanciati dalla più grande organizzazione umanitaria al mondo. La quasi totalità di queste donne (80%) lavora, ma percepisce uno stipendio che non è sufficiente ad arrivare alla fine del mese .

O hanno ingenti debiti sulle spalle o gravi problemi familiari che ne compromettono l'autosufficienza. Spesso in alcuni casi (circa il 30%) non hanno nessuna fonte di reddito. Mentre il reddito medio di chi lo percepisce è molto basso: circa 360 euro. Poco meno della metà di quanto percepiscono gli spagnoli in generale. Una situazione catalogata come di estrema povertà (75%) e di povertà relativa (90%) ossia che vivono con meno di 676 euro al mese.

L'indagine demoscopica ha preso come campione un numero molto piccolo. Ma i numeri divulgati dalla Croce Rossa sono a dir poco raggelanti: dal 2004 ad oggi sono state quasi tre milioni le donne che hanno usufruito dei servizi della Croce Rossa spagnola.

Molte di esse sono state salvate dal mercato della prostituzione o della violenza familiare. "La situazione non è in fase di miglioramento, anzi" ha dichiarato il coordinatore generale della croce rossa Antoni Bruel, che ha anche aggiunto che "molte donne qualificate stanno chiedendo negli ultimi tempi aiuto alla nostra organizzazione".

L'allarme lanciato dalla croce Rossa non si distacca con quanto illustrato da un recente studio di Bloomberg sulle economie più miserabili del mondo per il 2015. La Spagna figura al sesto posto delle peggiori economie del mondo. Preceduta nell'Eurozona solo dalla Grecia (quarta). Parlano spagnolo anche le prime due della classifica: Venezuela e Argentina, rispettivamente prima e seconda in questa non invidiabile classifica. Dentro la top 15 c'è anche l'Italia (undicesima) mentre rimane fuori, seppur per pochi punti la Francia.