L'ufficio per le statistiche sul lavoro, il "Bureau of Labour Statistic" (BLS), ha diffuso la sua pubblicazione mensile più importante, "The Employment Situation", sul mercato del lavoro pubblico e privato statunitense, relativa al mese di aprile 2015. Per diminuire i margini di errore, il BLS compie 2 rilevazioni:

A) "Current Population Survey" (indagine statistica sulla popolazione)

Definita anche "Household Survey Data" (rilevazione su nuclei familiari), è basata su un'indagine statistica compiuta su circa 60000 famiglie (campione rappresentativo).

Il tasso di disoccupazione è diminuito al 5,4% (nell'area dell'euro è 11,3%): i disoccupati sono 8,5 milioni e quelli di lungo termine, disoccupati da 27 settimane ed oltre, sono 2,5 milioni.

Il dato sulla partecipazione alla forza lavoro, "civilian labor force participation rate", indica la quota della popolazione in età lavorativa che è impegnata attivamente nel mercato del lavoro, perché già lavora oppure è alla ricerca di lavoro (la definizione è quella usata dall'Organizzazione internazionale del lavoro, agenzia delle Nazioni Unite). In altre parole, la percentuale che esprime il rapporto tra forza lavoro (composta da occupati e disoccupati che cercano lavoro) e l'intera popolazione degli Stati Uniti, è 62,8%.

Il rapporto "employment-population ratio", cioè la quota della popolazione globale in età lavorativa che attualmente risulta impiegata, è rimasto invariato al 59,3%. 6,6 milioni di persone hanno accettato di lavorare part time, per ragioni economiche (indesiderate). Questi ed altri dati consentono di elaborare previsioni (ad es.

sulla possibilità di creare nuovi posti di lavoro) e delineano la sostenibilità della spesa pubblica.

B) "Current Employment Statistic survey" (indagine statistica sui lavoratori dipendenti)

La c.d. "Establishment Survey Data" è svolta su un campione rappresentativo più ampio: l'area di lavoratori oggetto d'indagine è quella delle "Nonfarm payroll" (NFP), che comprende i dipendenti retribuiti, attualmente nell'organico (payroll) di tutte le società commerciali.

Le NFP costituiscono la maggior parte dei lavoratori: ne sono esclusi i proprietari, i lavoratori autonomi, quelli delle organizzazioni senza scopo di lucro, delle aziende agricole (farms) e le persone assunte per svolgere lavori domestici (governanti, baby-sitter, giardinieri ecc.).

Rappresentano quasi l'80% dei lavoratori che generano il PIL statunitense. Le variazioni mensili quantificano l'entità dell'aumento dei posti di lavoro e consentono di valutare la situazione economica negli USA: il totale delle "nonfarm payrolls" è cresciuto di 223.000.

Dopo un duro inverno meteorologico, gli Stati Uniti hanno attraversato una primavera mediocre dal punto di vista economico ma ora aumentano gli occupati nel commercio e nelle professioni; numeri leggermente negativi per l'attività mineraria.

Per possibili rialzi dell'inflazione, dovuta alle condizioni del mercato del lavoro, vengono rilevati anche gli aumenti consecutivi della retribuzione oraria media percepita dagli occupati del settore nonfarm payroll: su base annua il dato ("average hourly earnings") è aumentato del 2,2%.

La rilevazione include anche le revisioni riguardanti i dati pubblicati nei mesi precedenti: possono rendersi necessarie quando si raccolgono ulteriori informazioni che al momento delle prime stime non erano disponibili e per esigenze connesse ai calcoli statistici volti ad compensare fattori stagionali. L'aumento di marzo è rivisto in 85000.