La Cina è il più grande consumatore di petrolio al mondo e, fino a un paio di mesi fa, si forniva principalmente dall'Arabia Saudita. Oggi la situazione è del tutto diversa, non solo l'Arabia Saudita ha perso il primo posto, ma non è nemmeno seconda diventando, al momento, il terzo fornitore. Nel mese di maggio la Cina ha importato un totale di 3,92 milioni di tonnellate di petrolio dalla Russia, ciò equivale a una media di 927 mila barili al giorno, il 20% in più rispetto al precedente mese di aprile.

L'Arabia Saudita superata anche dall'Angola

L'offerta dall'Arabia Saudita alla Cina è stata superata persino dall'Angola che, sempre a maggio, ha venduto 3,26 milioni di tonnellate di petrolio ai cinesi, quindi in crescita del 14% rispetto al mese precedente.

La vendita del greggio saudita è sceso quindi del 42%, con una fornitura di 3,05 milioni di tonnellate. L'Arabia Saudita perde il primato a causa del forte aumento del prezzo del petrolio proposto da aprile, questo fatto sta orientando la Cina verso gli altri fornitori che risultano più competitivi. Pur registrando un forte calo dei prezzi del petrolio nella seconda metà del 2014, il governo saudita ha rifiutato di tagliare la sua quota di produzione, diventando così l'unico paese, fra quelli aderenti dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC), a mantenere invariato il prezzo precedentemente previsto. Un errore madornale che la Cina non ha voluto perdonare ai sauditi penalizzandoli di conseguenza in quanto i loro prezzi sono ora considerati "non più attraenti".

L'errore saudita è ancor più grave se si pensa che, a detta dell'Agenzia internazionale dell'energia, la Cina rappresenterà quest'anno oltre l'11% della domanda totale di petrolio nel mondo.

Russia e Cina sempre più unite

È innegabile, come dimostrano i fatti recenti, che la Russia sta usando intelligentemente le sue buone relazioni con la Cina, nel frattempo l'Arabia Saudita, nazione amica degli Stati Uniti e dell'Occidente, sta perdendo il podio in Asia.

La Russia, invece, da ottobre 2005 è la prima volta che si trova al primo posto nella fornitura di petrolio ai cinesi e, molto probabilmente, a giugno potrebbe registrare un risultato ancora migliore. La faccenda è tutt'altro che marginale, visto che Vladimir Putin sta cercando di trovare nuovi mercati per far fronte alle penalizzazioni poste in essere dall'Occidente per il conflitto con l'Ucraina.