Il primo agosto molti pensionati riceveranno l'atteso rimborso della pensione incostituzionalmente bloccata dalla riforma Fornero del 2011. Purtroppo, su quasi tutti i media, gli importi che il Governo di Matteo Renzi ha stabilito di rimborsare, sono indicati al lordo, senza sottolineare che le cifre di cui tanto si parla saranno sottratte le trattenute fiscali. Lo specifica l'Inps sul proprio sito dove ha pubblicato una circolare esplicativa.

La circolare INPS del 25 giugno 2015, la numero 125

Come per tutti i redditi prodotti in Italia, anche la pensione e di conseguenza i rimborsi di cui trattiamo, sono soggetti al pagamento dell'Imposta sulle Persone Fisiche, l'IRPEF.

La circolare INPS infatti specifica che i rimborsi che Renzi ha stabilito di concedere ai pensionati colpiti dal decreto "Salva Italia", saranno concessi al netto delle trattenute IRPEF. L'ammontare delle trattenute uscirà usando una aliquota che sarà calcolata sulla media delle aliquote in vigore durante gli anni in cui le Pensioni sono state bloccate.

Cosa significa in soldoni?

In parole povere, la tassazione a cui saranno assoggettati i rimborsi rischia di mangiarsi almeno un quinto del rimborso stesso. Infatti le somme erogate come rimborso dall'Inps, saranno sottoposte al regime di tassazione separata cioè con l'aliquota più bassa e favorevole al contribuente. Saranno tassate quindi al massimo al 23% che di fatto è l'aliquota minima, la più favorevole.

Per gli adeguamenti invece, cioè quello che da quest'anno i pensionati prenderanno di più per via dell'adeguamento all'inflazione, l'aliquota sarà la ordinaria, quella al 27%. In pratica ogni 1000 euro che il governo ha messo a bilancio per la questione pensioni, 270 gli torneranno indietro. In pratica per gli arretrati l'aliquota ridotta e senza addizionali, per tutto ciò che si percepirà in più per il 2015, l'aliquota al 27%.

Allora cosa prenderanno il 1° agosto i pensionati?

"800 euro il 1° agosto a chi ne percepisce 1.500 di pensione", questa frase, quella che si sente ogni giorno, quindi, non è del tutto vera. La mancanza di chiarezza la fa da padrona. Innanzi tutto pochi italiani sanno effettivamente a quanto ammonta la loro pensione lorda.

Si poteva benissimo parlare una lingua di più facile comprensione, con importi di arretrati al netto e con soglie di pensione altrettanto nette, in modo tale che il pensionato capisse effettivamente quanti euro avrebbe percepito in più ad agosto.

Così si andrà alle poste quasi alla cieca, sarà per la maggior parte, una sorpresa quello che si troverà in più con la pensione del mese. La verità è che i pensionati da 1.500 euro nette, quelli che teoricamente dovevano percepire rimborsi da 796 euro, perderanno secondo le stime da qualche decina di euro a qualche centinaio. Calcolando le aliquote più o meno al 18% (media dell'IRPEF negli anni di blocco), il pensionato dovrebbe percepire una somma vicina alle 650 euro.

Il consiglio, che sembra più una battuta scherzosa, è di non spenderli prima di averli incassati. Non comprate un frigorifero da 800 euro perché forse le 800 euro di rimborso non saranno esattamente 800.