Tutto deciso: il Premier Renzi e il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini hanno concordato la presentazione del Maxiemendamento che lascia fuori oltre 3 mila emendamenti avanzati da vari partiti politici e che avrebbero potuto modificare la riforma della Scuola. Oggi inoltre il Governo ha posto la fiducia ed in serata il Senato si pronuncerà con un "si" o "no" sul ddl la Buona Scuola.

Il Maxiemendamento prevede diverse fasi di immissione degli insegnanti da settembre 2015: quindi il primo gruppo che dovrebbe entrare sarà composto da 45 mila insegnanti, mentre la restante metà (precisamente 55 mila) dovrà essere inserita a settembre 2016.

Ad ogni modo, il voto definitivo alla Camera avverrà il 7 luglio 2015 e seguirà subito dopo la firma del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Gli oltre 50 mila docenti che dovranno attendere un anno hanno solo "guadagnato" la nomina giuridica? E quella economica? Le promesse di Renzi non sono state mantenute neppure nei confronti di quei 100 mila precari che in questi mesi lo hanno sostenuto, nonostante il "ricatto" del pacchetto "tutto compreso": DDl Buona Scuola in cambio delle assunzioni, altrimenti nulla. Quindi, coloro che sono risultati idonei al concorso 2012 saranno assunti ed avranno, pertanto, precedenza rispetto a chi è inserito nelle Gae: tra di essi inoltre vi è anche chi ha fatto ricorso al Tar, vincendolo, pur essendo un "semplice" laureato escluso allora dal bando di concorso.

E, per questa ragione, avranno precedenza rispetto a chi è in graduatoria già dal 2001.

Dunque, la scelta di immettere prima 45 mila insegnati con le precedenze di cui sopra, e a settembre 2016 i restanti 55 mila, sembra rispondere ad una decisione dettata per ragioni di tempistica. Tuttavia, atteso che il testo del maxiemendamento è ancora al primo passaggio in Parlamento, bisogna attendere ancora qualche settimana per il voto definitivo sulla riforma della scuola.

Capitolo Presidi

Vi è poi il capitolo relativo ai dirigenti di istituto, che, durante i mesi scorsi, ha fatto molto discutere a causa dello "strapotere" loro riservato nella discrezionalità dell'assunzione dei docenti. Ora, invece, con il maxiemendamento viene stabilito che l'operato dei medesimi presidi sia sindacato e valutato per gli "oggettivi benefici" che apporteranno al sistema scolastico in virtu' delle loro scelte decisive.