Il mercato automobilistico italiano fa segnare un netto miglioramento: le immatricolazioni a giugno sono cresciute di un +14,4%. 146.682 le vetture immatricolate, con una performance di Fca migliore della media del mercato. Il Gruppo italoamericano è infatti cresciuto, secondo i dati Unrae, del 20,05%, una percentuale che vale una quota del 28,49% del mercato italiano. Solo il Gruppo Hyundai, tra i generalisti, ha fatto meglio di Fca in Italia.

Le immatricolazioni di auto a giugno sono in aumento anche nel mercato francese, con un progresso del 15%, a 225.645 unità complessive.

Anche nel contesto transalpino Fca cresce più del mercato (+22,8%) divenendo il terzo gruppo estero in Francia, alle spalle di Volkswagen e Ford. In Spagna le immatricolazioni auto giugno sono state, invece, 111.333 (+23,5%), con Fca ancora in evidenza (+25,1%).

Ma è nel mercato nord americano che il Gruppo guidato da Sergio Marchionne continua a fare grandi numeri: 63esimo mese consecutivo di crescita, con ben 185.035 auto consegnate e un incremento dell'8% delle immatricolazioni auto a giugno 2015, su giugno 2014, come riportato da Il Sole 24 Ore.

Male in Brasile le immatricolazioni Fca a giugno

In uno scenario che appare assolutamente promettente per Fca, che ha presentato in anteprima la nuova Alfa Romeo Giulia il 24 giugno scorso e la nuova FIAT 500 il 4 luglio, arrivano i dati del Brasile a rovinare la festa: il -28% delle immatricolazioni auto a giugno è peggiore della media del mercato "verde oro" (-18%), e ha fatto tremare il titolo Fca in borsa.

Marchionne, comunque, continua a guardare lontano: siglato l'accordo con Tata Motors per la costruzione di un modello Jeep destinato ad aprire il mercato indiano, l'Ad ha incassato un finanziamento di 600 milioni di euro da parte della Banca Europea degli Investimenti, da destinare alla ricerca e lo sviluppo dei nuovi propulsori Alfa Romeo.

Saranno dunque Jeep e Alfa Romeo, nei prossimi anni, ad essere al centro delle strategie Fca per aumentare le immatricolazioni di auto a livello globale e migliorare i margini di guadagno, Brasile permettendo, mentre per Ferrari pare che ci si prepari a una quotazione in borsa che vale 10 miliardi e a un trasferimento di sede legale in Olanda.