La settimana che si apre si preannuncia ben peggiore rispetto alla scorsa, che già evidenziò sulle borse asiatiche un calo dell'11%. Lo scetticismo dei mercati sulla portata delle misure imposte dal governo cinese per la crescita economica e l'autorizzazione data ai fondi pensione di potere acquistare azioni, non ha posto un freno all'emorragia di vendite sui mercati asiatici, con la Borsa di Shangai che ha perso oltre l'8,45% chiudendo a 3,211,21, trascinando verso il baratro anche gli altri listini dei mercati asiatici.

Non accennano a diminuire, dunque, i forti timori degli investitori sul mercato cinese, sul banco degli imputati perché avvolto da una spirale negativa dovuta ad una crisi di identità e di credibilità.

Gli indici Hang Seng (-6,7%) e Talex di Taiwan (-7,5) hanno conseguito il risultato peggiore dal 2009 ad oggi.

Prevale la paura, vane tutte le misure del governo cinese

Il timore di fuga di capitali all'estero, spiegano solo in parte il crollo della Borsa di Shangai. Il vero nodo da sciogliere da parte del governo cinese in futuro, sarà quello di dare atto a misure credibili per la sostenibilità dell'economia cinese, che da luglio ad oggi ha praticamente dimezzato il proprio valore. La recente decisione che porta la firma dello State council, che ha autorizzato i fondi pensione ad operare sul mercato azionario, non è servito da volano per rimettere in moto gli acquisti nei mercati azionari cinesi.

Il colosso PetroChina Co., che rappresenta sul mercato cinese l'azienda dal maggior valore di mercato, ha perso l'8,4%, va solo un po' meglio ad Icbc che ha chiuso con un -7,7%. Ma se Shanghai, che ha mandato in fumo i guadagni del 2015, piange, di certo Hong Kong non ride, avendo perso il 4,6%..

L'impressione è che il governo cinese abbia perso il controllo della situazione, e non stia riuscendo a trovare il bandolo della matassa.

Adesso le luci sono puntate sui mercati europei, con il forte timore che il crollo della borsa di Shangai possa dare luogo ad un effetto contagio. È ottima la performance dell'euro che ha chiuso ad 1,1445 sul dollaro.