Il prossimo mese di settembre inizierà la discussione sulla Legge di Stabilità 2016, importante documento che conterrà moltissimi provvedimenti relativi al sistema fiscale e pensionistico. Tra questi ci sarà, quasi sicuramente, la cosiddetta Local Tax, quell'imposta che unificherà l'Imu e la Tasi. La conferma di questa innovazione arriva direttamente dal governo guidato da Matteo Renzi.

La Local Tax conterrà diverse imposte (Tasi, Imu, addizionale Irpef, ecc.)

In poche parole, la Local Tax conterrà le imposte Imu della prima e della seconda casa, alcune piccole tasse, come ad esempio il passo carrabile, la Tassa sui Servizi Indivisibili (Tasi) e l'addizionale Irpef.In queste ore,è prevista una riunione tra alcuni rappresentanti economici del governo, tra i quali i Baretta e Morando, sottosegretari all'Economia.

In questo incontro, probabilmente, si dovranno elaborare le modalità di attuazione di questa nuova imposta cercando di alleggerire il peso fiscale sugli immobili relativi alla prima casa. Infatti, le reali intenzioni sono quelle di cancellare la Tasi sull'abitazione principale, balzello piuttosto oneroso per tutti gli italiani. In ogni caso, l'obiettivo principale è quello di non aumentare il prelievo fiscale complessivo.

Capitolo importante quello relativo ai tagli

Altro punto importante della prossima Legge Finanziaria è quello relativo ai tagli. Si parla, secondo quanto riportato nel Documento di Economia e Finanza, della primavera scorsa, di tagli per almeno 10 miliardi di euro. Forse, questa cifra potrebbe aumentare al fine di poter coprire altre iniziative da parte dell'esecutivo, come ad esempio l'assegno universale per gli over 55, proposto dal presidente Inps, Tito Boeri, lo scorso luglio, e di cui si sta parlando insistentemente in questi giorni.

Una cifra non inferiore ai 6 miliardi di euro dovrebbe arrivare da una revisione delle uscite dei ministeri oltre ad una maggiore razionalizzazione sulle spese della sanità e della pubblica amministrazione. Da verificare, nel frattempo, quale sarà l'impatto economico derivante dalla riforma della P.A., relativamente alla revisione di alcuni enti inutili.