La fiducia dei consumatori registrata dall'Istat, ad ottobre è la più alta da febbraio 2002. Migliorano quindi le impressioni dei consumatori, che intravedono un futuro più roseo. Crescono le attese di ripresa economica del Paese, mentre si abbassano quelle sulla disoccupazione. L'indice rilevato dall'Istat è pari al107,5 dal 106,1 di settembre. In aumento le intenzioni di acquisto di una nuova auto, mentre rimangono stabili gli orientamenti all'acquisto della casa. Congiuntamentel'inflazione fa segnale di una diminuzione dello 0,4% rispetto al mese precedente.

La borsa

Il clima di fiducia sostiene anche la finanza; positive anche le contrattazioni a Piazza Affari. Rimbalzano dopo i cali della vigilia: L'indice Ftse Mib sale dello 0,7%.Dopo l'aumento iniziale Eni resta stabile con un +0,6%, bene Mediobanca +1,7% che prima dell’avvio degli scambi ha pubblicato i conti. Positiva anche Telecom +1,3% che ha appena chiusol'accordo con i sindacati, seppur firmato senza la Cgil, che permetterà di gestire 2.600 esuberi senza licenziamenti. Leggero recupero per Luxottica +1%, tranquilla Snam +0,4% dopo la trimestrale, negativa A2A che perde circa un punto e mezzo. Resta comunque tangibile, l'attesa per il vertice mensile della Banca centrale Usa. Quest'ultima, sembrava orientata fino a qualche tempo fa, ad alzare il costo del denaro.

L'uragano che però, in estate si è abbattuto suimercati delle materie prime e su quello dei Paesi emergenti, hanno contribuito ad una politica monetaria più prudente dalla parte della Fed. Tendenza che sembra sarà confermata anche nel direttivo di oggi.

Come riparte l'Italia

Diverse le misure al vaglio, per sfruttare la scia della ripresa economica che purtroppo, sembra ancora flebile nel bel Paese.

Sulla falsariga della Legge Macronvarata da Parigi, il nostro Ministro dell'economiaPadoan propone ilbonus investimenti. Questa operazione dovrebbe rialimentare la domanda delle imprese per l'acquisto di macchinari ed attrezzature. Questo tipo di agevolazione definita anche "superammortamento" prevede la possibilità da parte delleimprese di dedurre il 40% del valore originario del bene acquistato o prodotto. Secondo le prime stime, taleoperazione potrebbe essere in grado di alimentare gli investimenti privati per circa 2,6 miliardi.