I tassi d'interesse applicati ai finanziamenti sono ai minimi storici. Non è mai successo che la percentuale applicata ai mutui fosse così bassa nel nostro Paese. Secondo l'ultimo Rapporto mensile effettuato dall'ABI, il tasso fisso è quello che viene più richiesto sul mercato. Durante il mese di settembre, circa due terzi dei finanziamenti chiesti sono stati attivati con il tasso fisso. Questa non è certamente una novità ma una conferma del trend che si è avuto negli ultimi mesi, nonostante l'Euribor, al quale è agganciato il tasso variabile,si trovi in territorio negativo già da parecchio tempo.

Secondo gli analisti del settore, questa situazione dovrebbe rimanere tale ancora per un bel po'.

Tasso fisso più richiesto di quello variabile

Al momento, il tasso variabile che viene richiesto dalle banche, al momento dell'erogazione di un mutuo, è di circa l'1 percento, mentre il tasso fisso si trova intorno al 2 percento. In questo modo, le rate alle quali viene applicato il tasso variabile sono più basse rispetto a quelle in cui viene considerato il tasso fisso. Come mai, i clienti delle banche continuano a richiedere mutui spendendo di più? Il motivo principale è la certezza di avere una rata costante che si conosce e che rimane tale sino all'estinzione del mutuo stesso. Chiedendo, infatti, un finanziamento con rate a tasso variabile, generalmente di 20 o 30 anni, si è soggetti a fluttuazioni che nel futuro potrebbero andare a svantaggio del cliente.

L'età media dei mutuatari è di 39,2 anni

Il tasso fisso è quello preferito dai clienti che richiedono un mutuo bancario. Basta confrontare un mutuo a tasso fisso attivato un anno fa con quello che viene proposto oggi dallebanche per renderci conto della differenza: 100.000 euro richiesti dodici mesi da rimborsare in 20 anni sviluppava un rimborso mensile di 600 euro; attivandolo oggi si pagherebbero500 euro al mese con un netto risparmio lungo tutto il periodo di rimborso. Un'indagine statistica ha evidenziato che, nel 2015, l'età media di un mutuatario è di 39,2 anni, con delle differenze dovute alla diversa posizione geografica di residenza del richiedente.