Poche ore dopo la pubblicazione del rapporto "Non per cassa ma per equità" sul sito dell'Inps arriva subito la frenata del Governo che pone fine alle ipotesi vagliate dal presidente dell'istituto nazionale di previdenza Tito Boeri. Tra queste le più interessanti erano, senza dubbio il reddito minimo garantito per gli ultracinquantacinquenni e anche il tagli a Pensioni d'oro e ai 4000 vitalizi per cariche elettive. C'è chi parla di scontro fra Renzi e Boeri ma dalle parti di Palazzo Chigi assicurano che l'Esecutivo era già al corrente della decisione dell'Inps di pubblicare sul proprio sito il dossier che era stato già presentato a Renzi nei mesi scorsi

Proposta Inps taglio pensioni d'oro: in arrivo lo scontro con il Governo?

Le proposte di Boeri si vanno a sovrapporre al ruolo del Governo in materia di previdenza o il presidente Inps cerca solo di fare pressioni su un tema come quello delle pensioni e del reddito di cittadinanza che ormai, non si può ancora rinviare a lungo?

Alcuni la chiamano operazione trasparenza ma sicuramente i componenti del Governo e qualche opinion leader avranno storto un po' il naso nel vedere Tito Boeri ancora una volta protagonista con tanto di proposta dettagliata sul taglio delle pensioni d'oro. Ma vediamo, in sintesi, qual è la proposta avanzata da Boeri sul taglio delle pensioni per i più ricchi.

È bene evidenziare che la proposta mira a tagliare solo quelle pensioni con importi che superano almeno di 7 volte la pensione minima, vale a dire circa 3500 euro. In Italia, si legge dal documento dell'Inps, sono circa 250mila gli individui che percepiscono una pensione elevata. Le pensioni d'oro sono complessivamente 326mila. Di queste, quasi un decimo (24491) sono le pensioni oltre i 7000 euro mensili.

Complessivamente con l'ipotesi di tagli alle pensioni d'oro prospettata dall'Inps si potrebbe risparmiare qualcosa come 956 milioni di euro. La proposta di tagli colpisce soprattutto questi ultimi che sono gli unici che si vedrebbero ridurre l'assegno pensionistico per una percentuale superiore al 10%.

Ma per Renzi l'idea del taglio fa venire l'orticaria poichè va in direzione opposta rispetto alle intenzioni del Governo che intende incentivare i consumi.

"Dobbiamo dare fiducia agli italiani", ha detto il premier che allo stesso tempo ha riconosciuto che "alcuni correttivi proposti dall'Inps di Tito Boeri avevano un valore di equità". Renzi però chiude la porta alle idee di Boeri e dice che non sono state vagliate dal suo Governo perchè "non mi è sembrato il momento". Sospiro di sollievo, almeno per ora, dunque, per chi ha la fortuna di ricevere pensioni elevate, si tratta soprattutto di pensionati del settentrione visto che quasi la metà dei pensionati d'oro è del Nord Italia.