Durante il Word Economic Forum in programma in questi giorni sino al 23 gennaio in Svizzera è stata elaborata la classifica che elenca i migliori Paesi del mondo, quelli che si distinguono e sono in grado di garantire una qualità di vita ottimale per i cittadini appartenenti. Il progetto di studio e analisi promosso dalla Wharton School University of Pennsylvania con la collaborazione dell'US News & World Report, ha raccolto i dati di circa 16 mila persone di diversa estrazione sociale come personaggi di spicco del mondo finanziario, comuni studenti universitari o semplici imprenditori.

Tutti hanno dovuto esprimere il loro parere attribuendo delle valutazioni basandosi esclusivamente su 10 criteri: sostenibilità, influenza culturale, trasporti, imprenditorialità, incidenza economica, avventura, scuola e educazione, patrimonio culturale e artistico, potere d'acquisto e qualità della vita.I vari settori analizzati sono stati poiconfrontati con il reale Pil pro capite dei vari Paesi presenti nell'analisi.

È stato analizzato l'andamento economico di 60 Paesiche ha reso noti quali sono i migliori del mondo per l'anno 2015

La lista finale vede la nostra Italia al tredicesimo posto. L'avreste mai detto? Ecco elencati i 20 migliori:

  • 1. Germania
  • 2. Canada
  • 3. UK
  • 4. Stati Uniti
  • 5. Svezia
  • 6. Australia
  • 7. Giappone
  • 8. Francia
  • 9. Olanda
  • 10. Danimarca
  • 11. Nuova Zelanda
  • 12. Austria
  • 13. Italia
  • 14. Lussemburgo
  • 15. Singapore
  • 16. Spagna
  • 17. Cina
  • 18. Irlanda
  • 19. Corea
  • 20. Brasile

Leader politici ed economici durante questo Forum mondiale si incontrano per discutere delle sfide più importanti a cuiil pianetadeve far fronte.

Tra i presenti al Forum non solo capi di Stato o industriali e ceo di multinazionali importanti, ma anche ospiti del mondo dello spettacolo come Leonardo di Caprio e Peter Gabriel. Insieme per discutere e analizzare la situazione attuale del pianeta, con un comune denominatore per ogni settore: la paura per il futuro. Il timore di non essere in grado di affrontare il continuo mutamento e la sempre più veloce e inarrestabile evoluzione.