L’Agenzia delle Entrate, quest’anno, si è proposta di recuperare 20 miliardi di euro di evasione fiscale e ha messo a punto un sistema di trasferimento delle informazioni. Banche, poste, assicurazioni eintermediari finanziari sono stati obbligati a comunicare entro il 31marzo tutta una serie di dati relativi all’anno scorso e quelli della fine del 2014 sulle movimentazioni dei rapporti finanziari e dei conti correnti di tutti gli italiani. Insomma, controlli "a tappeto" che si estendono anche alle cassette di sicurezza, ai certificati di deposito, ai buoni fruttiferi; alle obbligazioni, ai titoli, ai fondi pensione, agli acquisti e alle vendite di oro.

Riguardo ai conti correnti saranno monitorati anche i movimenti sulle carte di credito e di debito e gli operatori finanziari dovranno comunicare 5 elementi: il saldo contabile a fine 2014 e fine 2015, il totale degli accrediti e degli addebiti e la giacenza media annua. L’Agenzia delle Entrate, con una circolare, dovrebbe chiarire inoltre quali tipologie di controlli saranno effettuati e quali sono i soggetti più a rischio. I funzionari dell’Agenzia si concentreranno sulle attività di circa 39 milioni di conti correnti.

Tutti i numeri dell’evasione fiscale

La Cgia di Mestre ha puntualizzato che quest’ultimo strumento rappresenta l’ultimo tassello di una serie di misure messe a punto in questi ultimi anni come l’anagrafe tributaria istituita dal Governo Monti con il decreto Salva Italia nel 2011 che mirano a ridurre in modo rilevante l’evasione fiscale.

Solo in questo modo la si può combattere efficacemente riconducendola a dimensioni più accettabili dato che a causa dell’evasione fiscale ogni anno vengono sottratti alle casse pubbliche 120 miliardi di euro. Solo l’anno scorso il Fisco ha effettuato più di 514.000 interventi di controllo su ricevute, scontrini, documenti di trasporto delle merci.

Quest’anno, invece, l'evasione fiscale si combatte anche con il flussi telematici e attraverso l'analisi dei dati trasmessi alla super-anagrafe del Fisco che consiste in un'attività funzionale a innescare l'accertamento tributario vero e proprio.

Controllo fiscale: lista dei metodi previsti dall’Agenzia Fiscale

Ricordiamo comunque che l’Agenzia delle Entrate, in questi anni, ha messo a punto anche altri strumenti per poter controllare i contribuenti attraverso gli studi di settore.

Segue poi il redditometro, in grado di determinare il reddito complessivo del contribuente sulla base della disponibilità di elementi indicativi di capacità reddituale. C’è poi lo spesometro che permette di analizzare un insieme di dati sensibili con cui sono stati introdotti nuovi obblighi di comunicazione dei dati. Poi c’è Serpico, un super-software in grado di intercettare operazioni sospette attraverso l’incrocio di dati statistici contenuti in banche dati statali a disposizione della P.A. e dell’Agenzia del Territorio. È inoltre stata introdotta anche la fatturazione elettronica, l’obbligo del POS (per imprenditori e lavoratori autonomi) e il limite all’utilizzo dei contanti a 3.000 euro.

Non per ultimo il reverse charge ovvero un inversione contabile che elimina la detrazione dell'Iva sugli acquisti. Se il cliente si è qualificato di fronte ai propri fornitori come professionista o imprenditore, l'Iva non viene applicata. Per restare aggiornati su tali argomenti potete premere il bottone Segui accanto al nome in alto a sinistra.