IlPILpro capite è crollato esi colloca a 25.256 €, ma la cifra rappresenta una media. Infatti l'Italia delSud ha unPILpro capite pari ad € 16.761, mentre quella del Nord Ovest è di €30.821. Larecessione ha quindi impoverito ulteriormente le zone del Mezzogiorno.

Istat rapporto 'Noi italia': le cifre

Dal rapportoIstat 'Noi Italia'emerge che il costo della pubblica amministrazioneha una spesa annua per abitante di € 13.500,00, minore rispetto a quella della Francia, Germania ed Inghilterra, mentre la Spagna spende il 4,3% in meno.Gli occupati in Italia in età tra il 20 ed i 64 anni sono 6 su 10, quindisolo il60% ha un'occupazione, soltanto la Grecia, la Spagna e la Croazia hanno tassi di occupazione più bassi.In Italia il 58,1% di coloro che non hanno un impiego vivono in questa condizione da più di un anno.

il dato peggiore è che 2,3 milioni dinon occupati sono rappresentati da giovaniche non hanno né un impiego né stanno studiando, i giovani tra i 15 ed i 29 anni rappresentano il 25,7% dei non occupati italiani.Questa situazione si riverbera sui consumi: in Italia sono calati i consumi elettrici del 3% e con essi la produzione di energia elettrica che è diminuita del 4,3%. I consumi di energia elettrica che sono i valori più bassi degli ultimi 12 anni dimostrano la crisi. Una buona notizia è che l'Italia utilizza energia rinnovabile per il 31,3% sopra la media europea che si attesta al 25,4%. Da noi laproduttività del lavoro è aumentata di solo lo 0,3%. Riguardol'innovazione e la tecnologia, l'Italia ha una delle reti internet più lente di Europa, solo la Romania e la Bulgaria hanno reti internet peggioridelle nostre.

La rete è utilizzata dal 60,7% degli italiani, ma solo il 40,3% si connette quotidianamente.

Il Bel Paese invecchia

Il nostro Paese sta invecchiando: la situazione al primo Gennaio 2015, registra 157,7 anziani ogni 100 giovani, ci sono sempre meno matrimoni, circa 3,2 ogni 1000 abitanti. In Italia si divorzia ancora poco: 8,6 divorzi ogni 10.000 abitanti proprio per i costi e per la condizione economica.

Le separazioni si attestano attorno a 14,8 ogni 10.000 abitanti al Centro Nord mentre al Sud a 14,6 ogni 10.000 abitanti.Continua a diminuire il numero di figli perdonna, 1,37. Per il ricambio generazionale occorrerebbero almeno 2,1 figli per donna.