Il Bonus Bebè per i nuovi nati potrebbe subire ulteriori modifiche, cosìcome annunciato dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha prospettato delle novità nel corso di un intervento ad un convegno organizzato a Roma. Il sussidio verrà raddoppiato e consentirà al 70% delle coppie che vivono in precarie condizioni economiche, di beneficiarne per almeno i primi tre anni di vita del nascituro.

Un provvedimento che si è reso necessario anche per contrastare il bassissimo tasso di natalità del nostro Paese. Nel discorso tenuto al convegno intitolato "Il futuro dell'alta complessità", il ministro ha snocciolato i numeri impietosi che indicano, in modo palese, le difficoltà che sta incontrando l'Italia nel garantirsi un ricambio generazionale.

La Lorenzin ha ricordato che negli ultimi 5 anni, il nostro Paese ha perso circa il 12% dei nuovi nati, scendendo sotto la soglia delle 480 mila nuove nascite (più o meno gli abitanti di una città medio-grande). Il rischio è che, continuando di questo passo, si arrivi ad una consistente diminuzione della popolazione italiana, che potrebbe compromettere il funzionamento del sistema previdenziale e, in generale, delmercato e dell'economia, a causa di un drastico calo della domanda.

In calo anche i nuovi nati tra gli extracomunitari

Per risolvere il problema della denatalità - ha sottolineato il ministro della Salute - non basterà più fare due figli per coppia, ma ne occorrerebbero almeno tre. Beatrice Lorenzin ha sfatato anche il mito secondo cui, in Italia, i figli verrebbero messi al mondo solo dagli extracomunitari.

In realtà, solo il 10% dei nuovi nati sul suolo italiano sono figli di genitori extracomunitari, mentre un altro 10% appartiene a coppie straniere della Comunità europea.

Il ministro ha pure contestato l'assunto secondo il quale occorre fare figli solo dopo aver raggiunto un'adeguata sistemazione professionale. Prendendo ad esempio la sua esperienza, la Lorenzin ha dichiarato che, in questo modo, si rischia di diventare genitori in tarda età, com'è accaduto proprio a lei.

Si tratta di una tesi discutibile, tenendo conto che il tasso di povertà è in aumento e che il solo bonus bebè, spesso si rivela un sostegno limitato. Inoltre, non tutti possono beneficiare delle prerogative di uno stipendio da parlamentare.