Il Governo da un lato ed i sindacati dall'altro lavorano per perfezionare la nuova riforma delle Pensioni che potrebbe essere varata dal governo Renzi. Tra fine luglio ed inizio agosto ci sarà l'incontro tra le parti, governo e sindacati. L'incontro sarà presieduto dal ministro del Lavoro Poletti e dalle sigle sindacali. L'annuncio dell'incontro tra le parti è stato dato dal sottosegretario Nannicini che ha anche dichiarato che una bozza di riforma potrebbe trovar vita per settembre con la concomitanza della legge di stabilità che sarà varata.

In questo incontro si parlerà di flessibilità in uscita, della no tax area che dovrebbe essere innalzata leggermente dagli attuali 8.000€ con l'obiettivo comune di superare la legge Fornero.

Il governo dovrà capire che fondi avrà a disposizione per coprire le novità che potrebbero portare anche bonus che permetterebbero la pensione a chi ne ha diritto con 41 anni di contributi.

Alcune novità che potrebbero avvenire

Tra le novità che potrebbero cambiare la legge Fornero c'è un rallentamento a partire dal 2019 dell'adeguamento automatico dell'età pensionabile con l'aspettativa di vita, ma anche il ricongiungimento di contributi avuti da lavori diversi gratuito,riduzione della tassazione sui fondi pensione,ed il famoso prestito pensionistico che porterebbe alcuni lavoratori alla pensione anticipata.Si parla anche di estendere la quattordicesima ad oltre 2 milioni di pensionati che ad oggi hanno un reddito inferiore ai 10.000 euro.

Di sicuro è ancora presto per capire quali novità potremmo davvero poi avere nella nuova riforma,in queste fasi concitate si apprendono notizie sempre vaghe,e no nsi hanno certezze più o meno concrete,l'unica certezza che pare essere concreta è il prestito bancario che potrebbe esser proposto ai lavoratori che vorranno uscire in maniera anticipata dal mondo del lavoro,un prestito ventennale, ma ancora non è chiaro chi e in quale entità dovrà pagare gli interessi, una parte il lavoratore uscente, ma è scontro su chi dovrà pagare la restante parte