Dopo esserci occupati di offerte di Lavoro sul territorio nazionale, fra cui la segnalazione di opportunità per lavorare nella Juventus, è tempo di dedicare spazio alle misure contro la povertà adottate dal Ministero dal Lavoro. Come promesso dal Governo Renzi, infatti, dal primo settembre è possibile richiedere un sussidio per combattere situazioni economiche gravi.

I requisiti

Per poter richiedere il sostegno economico chiamato SIA, acronimo di Sostegno per l'Inclusione Attiva, è necessario possedere alcuni requisiti, fra i quali:

  • un reddito ISEE uguale o inferiore ai 3.000,00 euro, con l'assenza di ulteriori trattamenti economici di particolare rilievo (cioè che superino i 600,00 euro mensili);
  • il raggiungimento di un punteggio pari a 45 punti che si ottiene se, all'interno del nucleo familiare, c'è un bambino con meno di 3 anni, un determinato numero di figli o una persona con disabilità grave o non autosufficiente.

Il beneficio

Il beneficio economico che può scaturire dall'adesione a tale trattamento può andare dagli 80 ai 400 euro a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare.

Questa somma di denaro verrà garantita attraverso la distribuzione di una carta pre-pagata elettronica, e l'erogazione verrà realizzata ogni due mesi per un anno intero. Il Governo, nell'anno 2016, ha stanziato 750 milioni di euro per la lotta alla povertà, mentre la cifra salirà a un miliardo nell'anno 2017. È necessario inviare la richiesta entro il 31 ottobre 2016 per godere della prima erogazione nei mesi di novembre-dicembre 2016.

Come presentare la domanda

Per fare domanda è necessario compilare il documento che si può scaricare sul sito dell'Inps,consegnandolo al proprio Comune di residenza. Prima di inviare la domanda, è necessario controllare se si rientra nei suddetti requisiti, tra i quali l'essere in possesso di unadichiarazione ISEE in corso di validità.

Sarà compito dei Comuni, successivamente, inoltrare il modulo a chi di dovere. Per prendere visione integrale del SIA, è consigliato visitare il sito ufficiale del Ministero del Lavoro e quello dell'INPS.

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