Le banche italiane restano protagoniste della scena finanziaria con news che si susseguono tutti igiorni e con i titoli di borsa che mantengono una elevata volatilità. Il Monte dei Paschi di Siena, dopo aver fallito gli stress test, sta proseguendo nella suo percorso di ricapitalizzazione. Il consorzio di garanzia per l'aumento di capitale sta pensando di chiedere agli investitori istituzionali la conversione volontaria delle obbligazioni subordinate in azioni. Il valore dei titoli subordinati emessi dall'istituto senese ammonta a circa 5 miliardi di euro di cui 4 sono in mano ad investitori istituzionali mentre la parte restante è in mano ad investitori retail.

L'obiettivo dell'operazione è chiaro: ridurre l'ammontare di capitale da raccogliere per la capitalizzazionee portarloda 5 a 3,5 miliardi di euro. Nel frattempo MPS sta lavorando anche per la cessione di 27 miliardi di euro lordi di crediti deteriorati, operazione che dovrà portare a termine prima di poter iniziare l'aumento di capitale.

Unicredit e Generali escono dall'Euro Stoxx 50

L'Euro Stoxx 50 è l'indice dei titoli più rappresentatividell'eurozona. Le azioni che lo compongono sono scelte tra quelle più liquide e che rappresentano le società più capitalizzate della zona Euro.La sua composizione viene rivista periodicamente. Durante la sua ultima revisione le due società italiane, Unicredit e Generali, sono state escluse dall'indice.

La notizia era già stata ampiamente prevista: il calo dei corsi azionari delle due società ne ha ridotto la capitalizzazione al punto da dare per scontato l'esito della revisione periodica. Esce dal computo dell'indice anche la francese Carrefour. Al loro posto entranoAdidas, Ahold Delhaize e Crh. Le società italiane rimaste nell'Euro Stoxx 50 sono Intesa San Paolo, Eni ed Enel.

Mercati aperti: bene le banche, petrolio giù

Nel frattempo i mercati finanziari sembra non essere preoccupati dalle notizie sugli istituti bancari. Continuano gli acquisti sui titoli bancari e cresce il prezzo di Unicredit (+3,38% alle 16.30 della seduta odierna), BPER (+2,67%), Intesa (+1,50%), FinecoBank (+1,74%), Banco Popolare (+1,43%).

L'unica a ridosso della parità è proprio MPS (-0,04%). I dati sulle scorte di petrolio annunciati ieri dalla EIA hanno confermato le preoccupazioni dei trader: alla fine della "driving season" le scorte di petrolio continuano a crescere più del previsto e crescono a sorpresa anche quelle dei combustibili. Il risultato è stato un importante calo dei prezzi del petrolio con il Brent sotto quota 46 dollari al barile ed il WTI sotto quota 44 dollari al barile.