Ieri è' stato pubblicato il c.d. decreto fiscale n.193/2016 collegato alla legge di Bilancio 2017 contenente delle misure connotate da una certa urgenza, ad iniziare cancellazione di Equitalia e dalla riapertura della voluntary disclosure. Si tratta di importanti interventi che però non hanno incluso la nuova normativa sugli studi di settore, che saranno disciplinati nella Stabilità

Addio ad Equitalia e rottamazione ruoli

Equitalia verrà soppressa a partire dal 1° luglio e confluirà nell’Agenzia delle Entrate. La riscossione ritorna dunque in mano pubblica, con l’INPS che viene estromesso.

L’Agenzia acquisterà il 49% delle azioni di Equitalia e potrà utilizzare le banche dati e in suo possesso per l’attività di riscossione. Nascerà dunque un nuovo ente pubblico economico chiamato “Agenzia delle entrate-Riscossione”, sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’Economia, il cui statuto sarà approvato il 30 aprile. Tutto ciò comporta che esso subentra a titolo universale, nei rapporti giuridici e processuali, di tutte le società del Gruppo Equitalia. Ernesto Maria Ruffini sarà il commissario straordinario del nuovo ente.

Il potenziamento della riscossione coattiva passa attraverso un accesso illimitato da parte del nuovo ente a tutti i dati relativi ai contribuenti e un'accelerazione del recupero coattivo delle somme intimate saltando la fase di esternalizzazione di informazioni ad Equitalia che dilatava i tempi di riscossione.

Il decreto legge introduce anche una sanatoria per le cartelle di Equitalia per ogni pendenza aperta, compresa l'Iva e le multe. Si deve però trattare di carichi inclusi in ruoli, affidati agli agenti della riscossione negli anni dal 2000 al 2015. Verranno dunque cancellati

  • gli interessi di mora le sanzioni incluse in tali carichi;
  • somme e sanzioni aggiuntive (dovute anche sui contributi previdenziali)

L’unico importo è costituito:

  • dalle somme a titolo di interessi e capitale;
  • dalle somme maturate a titolo di aggio e di rimborso delle spese per le procedure esecutive

Il risparmio può arrivare fino al 35% ed inoltre il pagamento sarà in unica soluzione o in 4 rate (con gli interessi del 4,5% annuo).

Il contribuente che voglia aderire alla sanatoria deve presentare l’istanza (tramite apposito modello) entro il 22 gennaio e l'Agenzia delle Entrate deve ricalcolare il debito dovuto, le singole rate e le scadenze in massimo 180 giorni. La scadenza della 3º rata non può superare il 15.12. 2017 e la scadenza della 4º rata non può superare il 15.03.2018.

Occorre considerare bene questi aspetti:

  • il tardivo, mancato o insufficiente pagamento anche di una rata determina l’irrevocabile decadenza dalla definizione
  • a tale definizione agevolata non possono applicarsi le norme sulla rateizzazione dei debiti con Equitalia ( che prevedono 72 rate o 120 rate);
  • della definizione possono fruire anche chi ha già pagato parzialmente,
  • per le infrazioni al Codice della strada, saranno cancellati solo gli interessi e le somme aggiuntive per ritardati pagamenti

voluntary disclosure e comunicazione trimestrale IVA

Sul fronte della voluntary disclosure la procedura è utilizzabile dal 24.10.2016 fino al 31.07. 2017. Sebbene valgono le stesse regole previste per la voluntary del 2016.

Previste alcune particolarità che riguardano il fatto che

  • le violazioni sanabili sono quelle fino al 30.09. 2016
  • si ha la possibilità di sanare i contanti contenuti in casseforti e cassette di sicurezza

Un’altra grossa consiste nell’introduzione di nuove norme che introducono le comunicazioni IVA trimestrali al posto dello spesometro. Dal 1° gennaio 2017 i contribuenti dovranno presentare delle comunicazioni periodiche trimestrali Iva dei dati contabili delle liquidazioni dell’imposta e delle fatture sia emesse che ricevute, a pena dell’irrogazioni di sanzioni. Per la dichiarazione IVA, il termine di presentazione, viene fissato tra il 1° febbraio e il 30 aprile 2017. Previsto anche un credito d'imposta pari a 100 euo, per l’aggravio degli adempimenti.