Il Monte dei Paschi di Siena, la storica banca che ha attraversato negli ultimi anni una delle sue crisi più nere, si avvia a tappe forzate ad essere nazionalizzata, quindi a passare in mano pubblica. Vediamo quali saranno gli sviluppi nel prossimo futuro.

Monte dei Paschi di Stato

Monte dei Paschi di Siena, dopo il recente fallimento del salvataggio in proprio attraverso la ricerca sul mercato di un aumento di capitale, sarà con ormai assoluta certezza salvata da Tesoro, che detiene già il circa 4% del patrimonio complessivo della Banca, e divenire pertanto lo Stato italiano il proprietario della Banca.

Aspettando il provvedimento governativo, un cosiddetto Salva-Banche che serva a garantire con una iniziale possibilità da parte dello Stato di coprire l'eventuale aumento capitale necessario, in modo tale da rendere il Monte dei Paschi di Siena non esponibile alla speculazione e al conseguente fallimento.

Il percorso futuro del salvataggio di mps avverrà attraverso il fondo succitato, con una dotazione iniziale di circa venti miliardi, questo farà sì che aumenterà la quota di partecipazione dello Stato nell'azionariato della Banca, da un 4% dovrebbe passare ad un quota ce si aggiri intorno alla maggioranza assoluta (essendo la maggior parte delle quote detenute da private intorno tutte ad unica cifra).

Avvenuto ciò, lo Stato, per effetto della Burden Sharing, cioè di quel meccanismo che precede ma non porta necessariamente al Bail-in ( il fallimento controllato di una banca) come azionista dovrebbe condividere i rischi e le perdite del Monte dei Paschi di Siena. Per sopperire al bisogno finanziario de Burden Sharing, lo Stato emetterebbe 20 miliardi di titoli pubblici, quindi debiti, che dovrebbero poi essere ripagati dalla Banca in un tempo che le permetta di ristabilire la sua condizione economica-finanziaria.

Purtroppo MPS è ormai giunta a questo punto a causa essenzialmente della Politica, il particolare il Partito Democratico nelle sue varie formazioni storiche. che hanno indirizzato la Banca, molto incline questa ai voleri di questa area politica, verso una gestione scellerata e fuori controllo, cosa che abbiamo purtroppo già visto con il caso dell'Etruria.