L’ultima legge di Stabilità ha prorogato il bonus mobili ed elettrodomestici anche per il 2017. A questo proposito, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito web una guida alle novità introdotte e alle quali bisognerà attenersi per poter usufruire delle previste detrazioni fiscali del 50 per cento.

Chi può richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici 2017

Viene quindi confermata la detrazione del 50 per cento valida per gli acquisti di mobili ed elettrodomestici se legati a ristrutturazioni di immobili iniziate nel 2016. L’agevolazione non è invece ammessa nel caso in cui la ristrutturazione rientri nel bonus del 65 per cento concesso nei casi di riqualificazione energetica.

Il limite di spesa rimane fissato a 10 mila euro, ma è importante ricordare che se si è già usufruito di parte del bonus mobili nel 2016, nell’anno in corso potrà usufruire solo della quota restanti fino al raggiungimento del tetto dei 10 mila euro. Nel caso in cui siano ristrutturati più immobili, il bonus può essere richiesto per intero più volte.

I lavori di ristrutturazione devono essere di tipo straordinario e non rientrano nella casistica del bonus mobili i lavori di manutenzione ordinaria come tinteggiatura, sostituzione di pavimenti o infissi esterni.

Per poter usufruire della detrazione, i beni devono ovviamente essere nuovi e, per quanto riguarda i grandi elettrodomestici ammessi (frigoriferi, lavatrici, ecc.) questi devono appartenere come minimo alla classe energetica A+ (per i forni è sufficiente la classe A).

Come richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici 2017

La guida dell’Agenzia delle Entrate ricorda anche quali sono le procedure da rispettare per usufruire delle detrazioni fiscali che non fanno registrare novità rispetto a quanto già previsto lo scorso anno.

Innanzitutto, è importante certificare la data di inizio dei lavori di ristrutturazione che deve essere successiva al 1° gennaio 2016.

La spesa dovrà poi essere indicata nella dichiarazione dei redditi allegando le ricevute dei pagamenti che devono essere fatti con carta elettronica (di credito o di debito) o con bonifico bancario. Non sono consentiti pagamenti con assegni o contanti.

La detrazione Irpef sarà ripartita in dieci quote annuali di pari importo.