Rumor di aggregazione per il Credito Valtellinese. Dopo la selezione di Mediobanca e Equita SIM, come advisor per operazioni strategiche arrivano, rumors sulla possibilità di un aggregazione a tre con BPER e Unipol Banca.

Il risultato di questa operazione potrebbe essere il sesto gruppo bancario del paese, con una forte presenza nel Nord e una decisa posizione dominante in Sardegna.

Per quanto concerne la governance, secondo le indiscrezioni più attendibili Miro Fiordi attuale presidente di creval potrebbe ambire alla presidenza del nuovo gruppo, mentre amministratore delegato potrebbe essere Alessandro Vandelli, attuale ad di BPER.

I termini dell'operazione

Secondo gli analisti di Equita SIM, una possibile modalità tecnica di attuazione dell'aggregazione a tre potrebbe avvenire mediante fusione tra BPER e Creval in prima battuta con successivo conferimento di Unipol Banca. Quest'ultimo, in considerazioni delle recenti criticità evidenziate all'interno del gruppo Unipol, potrebbe avvenire a valori contenuti.

Secondo le stime della SIM, la nuova entità risultante dall'aggregazione avrebbe sofferenze in eccesso per circa 8 miliardi rispetto ai livelli benchmark della recente fusione tra Banco Popolare e BPM che si è attestata su un non performing exposure ratio del 16% circa a fronte del livello del 26% che in teoria raggiungerebbe il nuovo soggetto.

Sempre in base a questi analisti, l'istituto che potrebbe spuntare un premio maggiore è Creval che al momento è negoziato su multipli pari alla metà di quelli di BPER. Quest'ultima dovrebbe essere in dirittura d'arrivo per l'acquisto dell'ultima delle Good Bank dopo il perfezionamento dell'operazione che ha visto il trasferimento delle altre a UBI Banca a fronte del prezzo simbolico di un euro.

Le dimensioni dell'aggregazione

Pur considerando la diversa dimensione dei singoli istituti oggetto di aggregazione, con Creval che ha un totale attivi di 23 miliardi a fronte dei 63 di BPER, il nuovo istituto, considerando anche l'ingresso di Unipol Banca forte di 269 filiali e una rete di 274 promotori finanziari darebbe vita al sesto gruppo bancario del Paese.