L’industria italiana? C'è e inizia a dare consistenti segnali di risveglio. Tanto che a novembre 2016 è cresciuta di più dell’industria tedesca e di quella francese. Secondo i dati Istat, l’indice della produzione industriale ha messo a segno un incremento dello 0,7% su base mensile e dello 0,9% nel periodo settembre-novembre, rispetto al trimestre precedente. Su base annua, corretto per gli effetti di calendario, l’indice rispetto a novembre 2015 sale del 3,2%, in linea con la media dell'Eurozona, mentre quelli di Germania e Francia hanno messo a segno, rispettivamente, un +2,3% e un +2%.

Produzione industriale oltre le attese

Un dato confortante, che nella media dei primi undici mesi dello scorso anno porta a una crescita dell’1,3% della produzione industriale italiana rispetto allo stesso periodo del 2015. Si va dunque oltre alle attese degli esperti e questo potrebbe portare a una definitiva correzione al rialzo delle stime sul Pil (da +0,8 a +0,9%), rafforzando la fiducia nella ripresa economica del nostro paese. Ma vediamo come stanno andando le cose nei diversi settori industriali.

Bene energia e computer, male il tessile

La crescita tendenziale più rilevante viene messa a segno dai settori di attività economica che operano nella fornitura di energia elettrica, gas vapore e aria con un +14,5%.

Seguono quelli della produzione di computer, della fabbricazione di prodotti di elettronica e ottica, di apparecchiature elettromedicali, di misurazione e orologi (+6,7%). Poi, con circa un punto percentuale in meno (+5,8%) troviamo le altre industrie del manifatturiero, di riparazione e installazione di macchine e di apparecchiature, seguite da quelle alimentari, bevande e tabacco (+5,4%).

Le performance peggiori invece riguardano le industrie tessili, di abbigliamento, pelli e accessori (-5%). Poi ci sono i settori della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati, che si affiancano nel calo del 4,3% a quelli della produzione di apparecchiature elettriche e per uso domestico non elettriche.

Auto a tutto gas e gomme a terra per le costruzioni

In questo contesto vanno segnalati i risultati positivi del settore automobilistico: a novembre la produzione industriale di autoveicoli è salita dell'8,6%, mentre nei primi 11 mesi del 2016 l'incremento è stato dell'8,4%. Continua invece a deludere il settore delle costruzioni. Secondo i dati diffusi dall’Ance, tra gennaio e ottobre 2016 la produzione è calata dello 0,2% con la perdita di 600 mila posti di lavoro (-4,9%).