Dopo tante promesse finite nel nulla, forse questa potrebbe essere la volta buona: i risparmiatori delle quattro banche fallite, CaRichieti, CaRiFerrara, Marche, Etruria, salvate con i loro risparmi, finalmente saranno risarciti delle loro perdite.

Ricordiamo la vicenda

Nel novembre 2015, il governo Renzi vara un decreto salvabanche, che sostanzialmente permette di salvare le quattro banche in gravissime difficoltà per le enormi perdite, anticipando in pratica di qualche settimana, una legge che sarebbe dovuta entrare in vigore il primo gennaio 2016: la legge sul bail in. Con tale legge il governo, prese la decisione di attuare i salvataggi bancari, prelevando i risparmi di azionisti, obbligazionisti ed obbligazionisti subordinati.

In sostanza dal primo gennaio 2016, le banche italiane godono della possibilità di attuare, nell'evenienza di un loro fallimento, un 'salvataggio interno', (bail in), anzichè 'esterno' con l'intervento da parte dello stato, (bail out), come sempre avvenuto in precedenza.

Il decreto che si appresta a varare il governo

Il testo del decreto che a giorni dovrebbe passare sotto l'esame della Camera per l'approvazione, prevede due nuovi punti cruciali, dei quali il governo ha recentemente discusso: lo slittamento di quattro mesi per la richiesta di risarcimento, la quale quindi scadrà il 31 maggio 2017 e la possibilità dell'estensione del risarcimento delle azioni, delle obbligazioni e delle obbligazioni subordinate, ad intestatari con parentela fino al secondo grado con chi ha intestato loro i titoli ed al coniuge more uxorio.

Oltre a queste novità, il governo sempre in questi ultimi giorni, ha annunciato la costituzione di un Comitato presso il Ministero delle Finanze, che avrà il compito di istruire, informare, tutelare costantemente i cittadini, in materia di investimenti bancari.

Come iniziare a procedere per ottenere informazioni utili?

In attesa che venga definitivamente chiarito come effettuare la richiesta di risarcimento, al risparmiatore potrebbe essere utile cercare informazioni in merito a questo, ma anche riguardo a qualunque dubbio, rivolgendosi ad Associazioni dei Consumatori, all'Arbitro per le Controversie Finanziarie, ad Associazioni per Controversie Bancarie, consultando anche i relativi siti on line, ed a consulenti privati, oltre che ovviamente, seguire attentamente l'evolversi della situazione attraverso l'informazione dei mass-media.