Definiti i dettagli del Maxi Aumento di capitale per Unicredit: il collocamento, che sarà il più grande della storia della finanza italiana, partirà lunedì 6 Febbraio e terminerà il 23. I titoli verranno offerti ad un valore di 8,09 euro per azione con uno sconto del 38% rispetto al prezzo depurato dal diritto di opzione.

L'operazione non presenta rischi di esecuzione poiché è garantita integralmente da un pool di banche che si sono impegnate ad acquistare i titoli che non dovessero venire assorbiti dal mercato. I principali nomi all'interno del consorzio di garanzia includono UBS e Morgan Stanley che guidano il gruppo, Mediobanca, Jp Morgan e Bof Merrill Lynch a cui si aggiungono Credit Suisse, Deutsche Bank, Citigroup, Goldman Sachs e HSBC più altri 20 istituti.

I dettagli dell'operazione

L'operazione avrà un controvalore complessivo pari a 13 miliardi, necessari per colmare il Gap in termini di capitale ai fini regolamentari originato dalle svaluazioni effettuate per circa 12,2 miliardi. Il livello infatti è sceso all' 8% al di sotto del livello minimo del 10%. Sommando la raccolta del nuovo aumento alle operazioni straordinarie effettuate sulle partecipazioni in Pioneer, Fineco e Bank Peckao i mezzi freschi affluiti all'istituto totalizzeranno circa 20 miliardi.

Le nuove azioni verranno offerte al pubblico in Italia, Germania e Polonia secondo quanto indicato nel prospetto. Chi ha già delle azioni potrà sottoscrivere 13 nuovi titoli ogni 5 detenuti in portafoglio.

I diritti di opzione saranno quotati sulla borsa di varsavia dall'8 al 17 febbraio e su quella di milano dal 6 al 17.

Una pulizia senza precedenti

Il nuovo aumento chiederà al mercato una cifra quasi doppia rispetto all'ultimo aumento di 5 anni fa che totalizzava circa 7.5miliardi, dopo una perdita da 9.2 miliardi registrata sul bilancio 2011 in seguito alle pulizie sulle acquisizioni dei primi anni duemila e in special modo quella di Capitalia.

Anche questa volta si tratta di pulizia di bilancio, in gran parte collegata alla operazione di dismissione di NPL da 17,7 miliardi già approvata dalla BCE e inserita nel piano industriale Transform 2019.