Ci saranno ancora i Non Performing Loans (NPL) al centro del piano industriale di MPS.

Secondo le indiscrezioni riportate dal blog Insider del Sole 24 ore sarebbero due al momento le alternative in discussione per la sistemazione dello stock da 27,7 miliardi: la vendita in blocco, strategia seguita da Unicredit e Intesa, oppure un operazione di cartolarizzazione che includa l'intervento della GACs.

La differenza tra le due ipotesi è sostanziale, considerando che la prima prevede con ogni probabilità un impatto maggiore a conto economico da registrarsi peraltro in tempi più brevi.

Le controindicazioni della cessione in blocco

Secondo le indiscrezioni del sole, la maxicessione di Unicredit si dovrebbe concretizzare a valori intorno ai 15-20 centesimi ben lontana dai valori ipotizzati per la dismissione dei crediti Montepaschi all'epoca del fallito tentativo di trovare una soluzione di Mercato. Pur non essendo pubbliche informazioni sufficienti per confrontare i due stock di crediti, questa considerazione del blog del sole mira ad evidenziare come le cessioni in blocco, anche se realizzate in più tranches possano portare a valutazioni penalizzanti per i crediti in cessione.

Una ipotesi di cartolarizzazione con Gacs, in alternativa, avrebbe la possibilità di consentire all'istituto cedente di realizzare un prezzo di trasferimento più elevato anche se si tratta di operazioni che richiedono tempi tecnici non brevi per essere perfezionate.

Le criticità sui risultati di bilancio

La scelta tra le due alternative si profila in un momento particolarmente critico per l'istituto: i risultati di bilancio per il 2016 hanno registrato una perdita da 3,4 miliardi in larga parte determinati dalle rettifiche che nel complesso hanno raggiunto il valore di 4,5 miliardi. La componente di rettifiche dovuta all'aggiornamento dei criteri di valutazione dei crediti ha pesato per 2.6 miliardi.

Tra questi va rilevato l'aggiornamento degli haircut sui valori immobiliari di perizia. Le rettifiche includono anche 1,8 miliardi legati alle nuove policy sul credito.

In questo contesto la scelta di Montepaschi andrà attentamente ponderata cercando di mediare tra l'esigenza di accelerare sulla pulizia dei crediti e quella di non aggravare ulteriormente l'impatto a conto economico. La vendita in blocco privilegerebbe il primo profilo aggravando il secondo, la cartolarizzazione avrebbe effetti opposti.