Il ministero dell'Economia ha ospitato la prima riunione della Commissione consultiva per il contrasto all’evasione e all’elusione, nonchè alle frodi fiscali. Un tavolo permanente. All'incontro hanno partecipato anche il ministro Pier Carlo Padoan, il comandante generale della Guardia di finanza, Giorgio Toschi, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, e il direttore dell’Agenzia delle Dogane, Giuseppe Peleggi. Presente, inoltre, il vice ministro Luigi Casero. Attenzioni puntate principalmente sulle attività svolte" per ridurre le aree di occultamento di reddito imponibile al fisco", si legge sul sito ministeriale.

Si lavora a un ulteriore potenziamento dell'azione di contrasto "a pratiche e comportamenti che sottraggono risorse alla collettività" e, sostanzialmente, "minano la corretta concorrenza tra imprese". L'ampia discussione si è soffermata, in primis, sull’evasione dell’Imposta sul valore aggiunto, "che prelude all’evasione di altre imposte", su tutte Ires e Irpef.

Assistenza e consulenza agli investitori internazionali

Fra gli obiettivi da raggiungere, massimizzare le risorse destinate alla repressione delle frodi; sviluppare un'azione di prevenzione, attraverso efficaci forme di comunicazione, sul fronte degli errori cosiddetti formali, per promuovere corretti adempimenti spontanei. Inoltre, nei confronti degli investitori internazionali ravvisata l'opportunità di una maggiore assistenza e consulenza, cominciando dalla certezza del diritto, per facilitare e non frenare l'attuazione di programmi e opere.

Dalla stessa riunione è emerso che Guardia di finanza e Agenzia delle Entrate possono operare in un contesto sempre più sinergico nell'individuazione dei contribuenti a rischio evasione, evitando duplicazioni di accertamenti sugli stessi soggetti.

Prossima riunione nel mese di aprile

"Concentrare gli sforzi in particolare sull'Iva", così il ministro a quanti sono impegnati nello sviluppo della specifica attività di contrasto.

Padoan ha evidenziato quanto sia importante, da parte dell'Amministrazione, proseguire "nello sforzo di adattare i comportamenti alle nuove regole introdotte con la riforma fiscale". Prossima riunione prevista nel mese di aprile.

Gli ultimi dati dell'Agenzia delle entrate

Recentemente si è registrato un nuovo primato nel recupero dell'evasione fiscale: l'Agenzia delle entrate ha reso noto che l'anno scorso sono stati incassati 19 miliardi di euro, che è la cifra più alta di tutti i tempi.

Il terzo anno consecutivo da record, grazie a una notevole attività di controllo e di promozione della compliance. Nel 2016 effettuati controlli su oltre il 40 per cento dei grandi contribuenti, su poco più del 15 per cento delle imprese di medie dimensioni e sull'1,4 per cento delle imprese più piccole e dei lavoratori autonomi. Circa 300 mila quelli sulle persone fisiche. Ridotto del 20 per cento il numero dei ricorsi tributari. Nell'ambito delle controversie, sette su dieci si sono concluse con un esito favorevole all'Agenzia.