Gli automobilisti, in mancanza di dispositivi attrezzati col bancomat, potranno ritenersi autorizzati a parcheggiare gratis e senza il rischio di dover ricevere una multa. E' questo quello che stabilisce una sentenza del giudice di pace di Fondi (in provincia di Latina) che ha dato ragione ad un’automobilista, la quale avendo ricevuto una multa di 41 euro aveva deciso di fare ricorso. Il giudice, nell’ accogliere l'impugnazione dalla stessa presentato si è appellato alla Legge di Stabilità 2016 che ha stabilito che, entro il 1° luglio 2016, tutti i Comuni avrebbero dovuto accettare pagamenti con bancomat e carte di credito/debito, abilitando i parcometri installati.

Ecco la vicenda sottoposta all’esame della magistratura

La sentenza trae origine appunto dall’ impossibilità che ha avuto l’automobilista di pagare il ticket per la sosta sulle strisce blu non avendo monete. La stessa era stata praticamente costretta a non fare il ticket, non potendo effettuare il pagamento con bancomat o carta di credito.

Il Comune, dopo il ricorso notificatogli ha replicato sostenendo come: 'Il testo di legge di stabilità 2016 stabilisce l’obbligo per tutti gli enti locali di consentire il pagamento anche con carte bancarie nei parcometri'. Tutto ciò previa emissione di decreti attuativi per le regole di armonizzazione alle direttive europee. Ma poiché tali decreti ancora non sono stati emanati di conseguenza la norma ancora non è ancora entrata in vigore

Tale sentenza ha però accolto il ricorso presentato dallo studio legale Martusciello nei confronti del comune facendo così da "apripista" in tutto il territorio nazionale.

Ad oggi però sono ancora tanti i comuni che non si sono ancora adeguati alla norma. Questo comporta che i dispositivi per il pagamento della tariffa per il parcheggio sono rimasti quelli di una volta, ossia di vecchia generazione, che prevedono il pagamento con le sole monete.

Qual è la situazione dei parametri senza bancomat nel resto d'Italia?

A fronte di ciò gli enti locali ovvero i comuni, i piccoli paesi e le grandi città continuano a sanzionare anche chi non può pagare il ticket perchè nel parcometro non c'è il POS. In Italia, quindi, dei circa 25mila parcometri presenti in Italia, quelli non abilitati ai pagamenti elettronici rimangono più del 50%.

Ne consegue che “basterebbe” che si sostituissero i vecchi parcometri con i dispositivi che prevedono la possibilità del pagamento.

Questo innanzitutto per evitare futuri contenziosi anche attraverso le cosiddette 'class action'. Molti studi legali infatti, stanno pensando di presentare vere e proprie azioni dei consumatori collettive per il risarcimento delle multe ricevute, forti dell’importante precedente del GDP di Latina.