La banca d'investimento americana Goldman Sachs, in un report pubblicato di recente, ha registrato un miglioramento nella generale qualità del credito degli istituti bancari italiani. Si è trattato di un risultato positivo, raggiunto però al costo di considerevoli perdite registrate a livello aggregato, in gran parte determinate dagli accantonamenti sui NPL.

Maggiori coperture su NPL in vista di cessioni

Secondo la banca d'affari, lo stock di esposizioni non performing si è ridotto del 7% su base trimestrale portando avanti un trend che va avanti da 5 trimestri consecutivi.

Il miglioramento della qualità del credito è stato ottenuto al costo di significativi accantonamenti sui crediti NPL anche in vista della possibilità di dismetterli. In particolare Unicredit ha confermato la prospettiva di dismettere 17,7 miliardi, mentre le consistenti perdite registrate a fine anno da Montepaschi, sarebbero analogamente finalizzate a favorire una rilevante dismissione connessa all'operazione di ricapitalizzazione precauzionale prevista in corso d'anno.

A livello aggregato il report di Goldman segnala una crescita del livello medio di copertura dei crediti deteriorati arrivato al 49,7% da considerarsi in modo positivo anche in considerazione delle consistenti dismissioni di crediti unsecured che tipicamente hanno una copertura più elevata e incidono al ribasso su questo indicatore quando vengono dismessi.

L'outlook di settore e i suggerimenti

Il giudizio del report si è tradotto in una riduzione media dell'11% degli utili per azioni sul settore (escluse MPS e Banco BPM) a causa delle perdite attese sui crediti. Questa stima tiene anche conto della riduzione degli introiti per commissioni determinata dai livelli molto bassi dei tassi d'interesse.

In merito ai singoli istituti, viene rivisto il giudizio su BPER da positivo a neutrale per via di una insufficiente base di capitale per assorbire le perdite sui crediti, mentre rimane il suggerimento positivo di acquisto per Unicredit e banco BPM.