Uno dei più importanti quotidiani economici mondiali, Bloomberg, ha riportato sul proprio sito una notizia che i lavoratori e le famiglie europee stavano aspettando da tempo: il tasso di disoccupazione è in netta diminuzione nella UE.

I numeri parlano chiaro, con il 19.4% di disoccupati aventi età inferiore ai 25 anni anni c’è stata una differenza di -3% rispetto allo stesso periodo del 2009 (anno in cui i paesi europei hanno contratto la profonda crisi generata dai prime americani ndr). Le politiche europee nonostante i molti le additino come anti popolo e salva banche, secondo taluni economisti stanno riportando lo stato di disoccupazione ai livelli antecedenti alla profonda “depressione”.

La solita Europa a due velocità

Le nazioni che sono portavoce di questa rinascita hanno i propri confini tutti al di sopra delle alpi italiane.

Lo stato che sta giovando di questi nuovi cambiamenti incrementando PIL e riducendo in modo esponenziale la disoccupazione giovanile è la Germania di Angela Merkel; per i teutonici Eurostat riporta il 6.6% a Febbraio 2017. Soltanto Olanda e Austria in questo anno sono riuscite ad avvicinarsi ai numeri dei tedeschi, portando il tasso di disoccupazione intorno al 9%. Le nazioni del Mediterraneo purtroppo viaggiano ancora su binari ben diversi: la soglia di povertà continua ad abbassarsi e coloro che cercano lavoro oltre ad essere ancora più sfiduciati fanno davvero fatica a firmare un degno contratto (46% di under 25 greci vive da tempo senza lavorare ndr).

Come va in Italia?

Nonostante gli slogan lanciati da politici e volti noti della tv, la situazione non si discosta molto dai compagni di merenda del sud del continente. Le statistiche del mese di marzo hanno riportato un significativo e allarmante 35%. I voucher, garanzia giovani e contratti vari purtroppo non hanno portato ad un miglioramento nel mercato italiano.

Le dichiarazioni di Draghi e di Schultz

Il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ai giornalisti esteri: “Tutti coloro che avevano dubbi sulla mia politica hanno ricevuto risposte significative; finalmente abbiamo trovato un equilibrio che ha portato alla creazione di oltre 3 milioni di posti di lavoro nella UE”.

Al termine di un convegno presso la sede centrale di Citygroup, l'economista e docente universitario Christian Schultz ha dichiarato ai presenti: "La disoccupazione giovanile sta calando tuttavia quella over 40 continua a crescere; questo disagio generazionale ha creato la Brexit e l'aumento di elettori di estrema destra".