Una nota ufficiale del FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) rivela il calo del consumo di carne di agnello e capretto sulle tavole dei ristoranti in occasione delle festività pasquali.

Consumo di carne in calo, boom della filiera corta

Lo studio del Fipe sui ristoranti italiani rivela un'inversione di tendenza storica rispetto alla tradizione italiana pasquale, un netto calo di carne di agnello e capretti sulle tavole dei ristoranti. La percentuale è forte e lascia il passo a un consumo più critico legato più alla filiera corta e prodotti di stagione.

L'inversione di tendenza sul consumo di carne può anche essere un indice , rivela il Fipe, sull'abbattimento della spesa per il menù del pranzo pasquale. Infatti il costo medio del pranzo si prevede si attesti intorno ai 50 euro, in lieve aumento rispetto al 2016, ma considerando l'inflazione e i fattori economici in rialzo, un aumento contenuto.

Faranno da padrone sulle nostre tavoli prodotti biologici con un netto +40% rispetto all'anno passato, i clienti totali previsti sono circa 3,7 milioni (in crescita rispetto al 2016) che sceglieranno prevalentemente il menù a pacchetto (71,8% dei clienti).

Ottimismo e prenotazioni online

La Pasqua a metà mese è storicamente positiva per i ristoratori italiani, bel tempo e temperature miti spingeranno gli italiani a un pranzo fuori casa, il dato comunicato dal Fipe è chiaro: saranno aperti il 92,1% delle strutture ricettive.

Altro dato da considerare con interesse è il sistema di prenotazioni: abbandonato il classico telefono per dare spazio alla prenotazione via internet che hanno sovrastato con un netto +72% quelle telefoniche.

Il trend positivo del pranzo al ristorante è dato, come è facile pensare, dai turisti, il 47% sarà fuori per un weekend di relax di cui una buona parte provenienti dall'estero.

I numeri della spesa sono in forte rialzo, verranno spesi infatti 108 milioni di euro dagli italiani nei ristoranti considerando una media del pranzo a pacchetto con qualche extra.

Il quadro descritto dal Fipe ci rivela quindi un pranzo pasquale amico degli animali con 1 ristorante su 4 'lamb free' e attento all'ambiente, con la preferenza di un consumo delle materie prime locali, implementando quella filiera corta, opportunità strategica per la nostra economia, che potrebbe essere trainata proprio dai ristoranti e dall'enogastronomia.