"Quest'anno la Sicilia ha voluto lanciare la sfida al mondo scommettendo sul suo patrimonio di biodiversità, per accreditarsi come punto di riferimento della qualità e della sicurezza alimentare". Lo ha detto l'assessore alle Politiche agricole della Regione siciliana tracciando oggi il bilancio del vinitaly 2017 che si è concluso ieri a Verona. Per la 51esima edizione del salone internazionale dei vini, il padiglione Sicilia - secondo i dati forniti - ha registrato più di 30mila presenze e ha stappato 41mila le bottiglie. Quattordici sono stati gli eventi proposti: più di un migliaio le presenze al Palcoscenico Sicilia, lo spazio istituzionale realizzato dalla Regione e dall'Irvo in collaborazione con il giornale online Cronache di Gusto.

Vinitaly, boom di visitatori al padiglione Sicilia

Tutto esaurito anche per le degustazioni guidate, mentre 37 vini siciliani sono stati degustati e selezionati dagli esperti che li hanno valutati con punteggi superiori a 90 su 100, cioè vini che rappresentano le eccellenze nel panorama enologico internazionale. L'azienda Baglio del Cristo di Campobello è stata premiata con la Gran Medaglia di Cangrande Angelo Betti, la Possente di Alcamo ha ottenuto il premio per i vini a basso contenuto di solfiti, mentre la cantina Pellegrino di Marsala si è aggiudicata il riconoscimento per il miglior rapporto prezzo/piacere. "Gli eventi proposti quest'anno - ha detto l'assessore Cracolici nel corso di una conferenza stampa che si è svolta oggi nella sede dell'assessorato a Palermo - hanno catturato l'interesse del pubblico.

L'obiettivo - ha spiegato - era quello di promuovere prodotto, identità e territorio puntando sui vitigni autoctoni". Numeri in crescita rispetto alla precedente edizioni. "E' stato registrato un netto incremento rispetto allo scorso anno, sia per numero di aziende - ha sottolineato Cracolici - che per presenza di visitatori".

L'enologo: vini siciliani conquistano il mondo

“I consumatori chiedono vini di qualità e legati al territorio, i vini siciliani - ha detto l’enologo Tonino Guzzo presentando le nuova annate delle Tenute Lombardo di Caltanissetta - sono sempre più in linea con le richieste di mercato e captano i gusti consumatori di tutto il mondo.

Si affermano sempre di più nei mercati internazionali - ha spiegato l'enologo siciliano - i vitigni autoctoni che esprimono in maniera autentica il territorio di provenienza, come il Grillo, lo Zibibbo, il Nerello mascalese, il Frappato e anche altri vitigni”.

Lo chef Pino Cuttaia in scena nello stand Milazzo

Tra gli eventi promossi dalle aziende siciliane che hanno riscosso grande successo al Vinitaly la degustazione esclusiva dell’ultima creazione della collezione spumanti Metodo Classico dell’Azienda Agricola G. Milazzo di Campobello di Licata (Agrigento). Il nuovo Milazzo Nature presentato al grande pubblico in coppia con un piatto realizzato dello chef bistellato Pino Cuttaia. Lo chef del ristorante La Madia di Licata ha proposto a Verona un cous cous ai tre pomodori per esaltare le caratteristiche del nuovo spumante firmato Milazzo prodotto con uve di Chardonnay.

Tra i nuovi vini siciliani presentati al Vinitaly 2017 da segnalare anche il Frappato di Vittoria Doc “Bell’Assai” di Donnafugata; il “Grillo di Mare” della Casa vinicola Fazio, il "Mamertino" firmato Planeta. Svelata dalla cantina Gorghi Tondi di Mazara del Vallo la nuova etichetta "Babbìo", un pétillant ottenuto da un blend di uve bianche autoctone tra cui il Grillo, lo Zibibbo e il Damaschino.

Enoturismo, presentata nuova edizione Inycon

Il vino è anche turismo e cultura. Presentata al Vinitaly l’edizione 2017 di Inycon che si terrà dal 23 al 25 giugno a Menfi, nell'Agrigentino. La manifestazione è organizzata dal Comune insieme al Distretto turistico vini e sapori di Sicilia, alla Strada del vino Terre Sicane e dalle Cantine Settesoli.

A presentare l’evento giunto quest’anno alla XXII edizione il sindaco Vincenzo Lotà con gli assessori regionali all’Agricoltura Antonello Cracolici e al Turismo Anthony Barbagallo. Settesoli, brand leader del vino siciliano, ha inoltre rilanciato al Vinitaly la campagna di finanziamento e fund raising a favore del Parco archeologico di Selinunte, luogo di inestimabile bellezza che ha bisogno di continua manutenzione. In degustazione al Vinitaly anche Diodoros, il “vino degli dei” prodotto dalla Cva Canicattì con le uve raccolta in antico vigneto all'interno nel Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.