Russiagate”. Una parola dalle mille ripercussioni quella che si porta dietro Donald Trump; uno scandalo che ridimensiona il suo ruolo, che ben presto lo indebolirà, e che non farà altro che insinuare un pesante punto interrogativo anche nel mondo dei mercati sul futuro dell’America. Le pressioni di Trump sull’ex direttore dell’ FBI, Comedy, affinché lasciasse in disparte l’inchiesta sul consigliere della Casa Bianca accusato di aver intavolato contatti con l’ambasciata russa ha iniziato a sconvolgere il mondo finanziario. Eppure Wall Street non cade.

La Borsa non sembra accusare il peso dell’instabilità del suo presidente e la deregulation nel settore bancario (presto in arrivo) mantiene solida l’opinione degli operatori di Borsa, ottimisti. Il dollaro ha così recuperato, nel frattempo l’euro è sceso da 1,115 a 1,11: gli acquisti sulla moneta americana non restano certamente fermi; il comportamento del mercato insomma non trasmette instabilità.

Trump ci mette il suo, e l’oro sale

L’avvicinarsi della tempesta che sembra stia per scatenarsi su Trump, porta grandi variazioni anche nel mercato dei metalli industriali scesi notevolmente ora che Trump non sembra più in grado di mantenere le numerose promesse sulle infrastrutture fatte in campagna elettorale.

Anche le azioni di Pechino, propositivo in infrastrutture e politiche edili hanno però modificato il mercato. Il rame ha praticamente toccato il fondo ( 5 dollari e mezzo a tonnellata) zinco e nichel seguono lo stesso percorso. Variazione in negativo per l’argento (-1,48%) per l’alluminio (-1,19%). Mentre l’oro sembra essersi rialzato: le sue quotazioni hanno guadagnato il 2% toccando il valore di 1265 dollari l’oncia, l’interesse per il metallo più prezioso va in controtendenza, e si intravede la possibilità di un salto ancora più alto.

Variazione delle borse Europee, 19 maggio

Escursioni importanti anche nelle borse Europee che, nel pomeriggio, hanno osservato da vicino l’apertura di Wall Street: le variazioni percentuali della giornata di ieri hanno visto Milano chiudere con un +0,07%, una un risultato quasi nullo ma quantomeno superiore considerando i valori negativi di Francoforte (-0,33%), Parigi (-0,53%), Zurigo (-0,70%), Londra (-0,89%), Madrid (-0,94 %), e Tokyo (-1,32%). E’ del +10,73% invece, il valore di Milano da inizio anno, meglio finora ha registrato solo Madrid con +14,25%.