Da oggi parte la corsa telematica alla richiesta dell'Ape Sociale, l'anticipo pensionistico riservato alle categorie lavorative svantaggiate o ai lavoratori precoci con almeno 12 mesi di contributi versati prima del compimento del diciannovesimo anno di età.

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è avvenuta il 16 Giugno e il provvedimento è entrato in vigore il giorno immediatamente successivo. Oggi quindi c'è da aspettarsi un assalto alle varie sedi INPS, CAF e ai patronati sparsi per l'Italia.

Lo stanziamento è limitato

Tanto più che il plafond predisposto per questa forma di accompagnamento alla pensione, per il 2017, è solo di 300 milioni di € e che la platea dei potenziali aventi diritto si aggira sui 200 mila soggetti.

Ma i 300 milioni stanziati sono sufficienti, secondo le stime del Governo, solo per 60 mila beneficiari ( 35 mila lavoratori svantaggiati e 25 mila precoci). Le richieste devono essere presentate in tempi molto stretti. La prima tranche dovrà pervenire entro il 15 Luglio 2017. E l'INPS invierà una risposta scritta entro il mese di Ottobre. Successivamente sarà possibile re inoltrare la domanda entro il 30 Novembre 2017.

Ma date le risorse limitate a disposizione è consigliabile cercare di inviare la domanda entro la prima scadenza disponibile, cioè quella del 15 Luglio. Vediamo ora di riepilogare i requisiti necessari e i passaggi richiesti per poter accedere al beneficio dell'anticipo pensionistico.

Le categorie a cui si riferisce e i requisiti richiesti

Diciamo, innanzi tutto, che se era stata presentata la domanda per accedere al beneficio dell' Ape Sociale prima del 16 Giugno, data della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è necessario inviarla nuovamente. Comunque l'Ape social, secondo quanto stabilisce la Circolare INPS n° 100 del 16 Giugno 2017, si rivolge ai lavoratori con un' età anagrafica di almeno 63 anni e contributi versati per un periodo minimo di 30 anni.

Inoltre, i richiedenti devono trovarsi in una delle seguenti condizioni: cessazione del rapporto di lavoro, che si può essere verificato, sostanzialmente, per tre motivazioni differenti. Ci si riferisce al licenziamento, alle dimissioni per giusta causa oppure alla cessazione consensuale del rapporto in base a quanto stabilito nell'articolo 7 della L 604/66.

Inoltre, non devono percepire ulteriori emolumenti per la disoccupazione da almeno 3 mesi. Possono fare domanda per l'Ape sociale anche coloro che assistono un parente disabile da almeno 6 mesi in base alle disposizioni dell' articolo 3, terzo comma, della L 104/1992.

Le previsioni specifiche per i lavori usuranti

Per tutti coloro che hanno svolto o svolgono tuttora lavori usuranti sono stati stabiliti specifici requisiti. Innanzitutto, per poter accedere al beneficio è richiesta un'anzianità contributiva più elevata e pari a 36 anni. Inoltre l'attività pesante o usurante deve essere stata svolta per almeno 6 degli ultimi 7 anni di attività lavorativa.

Le tipologie di lavori usuranti sono specificamente elencate nel decreto di istituzione.

Sono in tutto 11 e a titolo esemplificativo vi rientrano gli operatori ecologici, i facchini, gli autisti di mezzi pesanti. Invece, se al momento della richiesta si è in possesso di una certificazione di invalidità per una percentuale pari o superiore al 74%, è possibile accedere al beneficio con soli 30 anni di contributi.

La procedura per inoltrare la domanda

Come già precisato, è consigliabile effettuare la domanda entro il 15 Luglio. Anche perché la procedura richiesta prevede, di fatto, due domande. Con la prima si richiede all'INPS di verificare se si hanno i requisiti sia personali che di copertura finanziaria per poter accedere al beneficio. Dopo l'eventuale risposta affermativa dell' istituto si può inoltrare la domanda effettiva di accesso all'Ape social.

Anche i lavoratori precoci possono accedere al beneficio, tanto più che per loro l'Ape sociale non è in fase sperimentale, ma è ormai una disposizione strutturata. La procedura per la domanda è la stessa. Ma, ovviamente, si deve rientrare nella categoria dei precoci, con 12 mesi di contributi prima dei 19 anni e 41 anni di versamenti.