Da domani, martedì 4 luglio, diremo addio ad un istituto che ha accompagnato la nostra storia per decenni, il libretto al portatore sia bancario che postale. E questo per rispettare una direttiva europea in tema di anti - riciclaggio. Infatti, questo particolare strumento di risparmio consente di prelevare il denaro sopra depositatovi senza bisogno di accertare l'identità del titolare, basta presentare il titolo. Comunque avremo tempo fino alla fine del 2018 per poterci recare in banca o alla posta e chiudere il conto. Si potrà trasformarli in libretti nominativi, quindi con l'indicazione del titolare oppure in altri strumenti di risparmio.

Se si considera che, soltanto Poste Italiane ha in giacenza, sui libretti di sua emissione, qualcosa come 119 miliardi di euro al 31 dicembre 2016, si comprende quanta parte della popolazione può essere interessata da questa misura.

Cosa accadrà dopo la fine del 2018

Il termine ultimo per estinguere i libretti al portatore è il 31 dicembre 2018. Nell'eventualità, piuttosto rara vista l'eco che si sta dando alla notizia, che il libretto non venga estinto a questa data, di fatto sarà considerato illegale. Si potrà ancora estinguere, ma si sarà soggetti al pagamento di una sanzione amministrativa. Inoltre, si dovrà procedere all' immediato trasferimento di tutte le giacenze su un libretto nominativo o su un conto corrente.

Queste disposizioni riguardano tutti i libretti al portatore con un importo superiore ai 1000 euro. I libretti con importi inferiori ai 1000 euro, invece, potranno essere utilizzati solo dagli originari titolari e quindi, di fatto, tramutati in libretti nominativi.

Inoltre, una specifica norma del decreto 231 del 2007 sulle limitazioni all'uso del contante e dei titoli al portatore, l'articolo 50 è stato predisposto per evitare che la norma venga aggirata.

Infatti prevede un divieto di apertura di libretti al portatore presso Stati esteri.

Cosa fare in caso di cessione o di eredità

Nel caso in cui abbiamo ricevuto il libretto da un parente che ce lo ha ceduto la legge stabilisce che abbiamo 30 giorni per registrare la cessione. Di conseguenza, in questo periodo, dato che il libretto non è ancora entrato ufficialmente nella nostra disponibilità, la data ultima viene posticipata al 2 agosto. Mentre, per quanto riguarda il libretto che entra a far parte dell'asse ereditario, sarà cura dell'erede o degli eredi provvedere all'estinzione e al trasferimento dei fondi previsti dalla legge.