Con lo scioglimento di tutte le società del gruppo Equitalia che confluiscono nel nuovo ente, Agenzia delle Entrate-riscossione, molto cambierà per i contribuenti che hanno debiti e cartelle di natura fiscale, tributaria o multe. Il nuovo concessionario subentra al vecchio sia per i crediti che per i debiti, cioè sia per questioni attive che passive ed anche nei contenziosi ancora in essere tra cittadini ed Equitalia. L’operazione, scattata sabato 1° luglio è diventata operativa lunedì 3 luglio, nonostante richieste di sospensiva e ricorsi al Tar del Lazio, da parte dei dipendenti di Equitalia che chiedevano maggiore tempo per mettere a punto il trasloco del personale e delle funzioni dell’ente.

L’ipotetico slittamento del cambiamento, paventato negli ultimi giorni di giugno, non si è verificato e adesso i contribuenti indebitati devono fare i conti con un nuovo concessionario. Vediamo cosa cambia davvero per i contribuenti spaventati dalle voci di un inasprimento di oppressione da parte della riscossione.

Tutto ok, si parte

Il primo passaggio ben visibile a tutti è quello di internet, con la nascita del nuovo portale dedicato proprio ad Agenzia delle Entrate-riscossione. Il sito che sostituisce quello di Equitalia si chiama “agenziaentrateriscossione.gov.it” ed è l’unico di riferimento per il nuovo concessionario alla riscossione. Il presidente del nuovo ente è Ernesto Maria Ruffini, già sponsorizzato dall’ex Premier Matteo Renzi quando si iniziava a parlare di chiusura del vecchio concessionario.

Dalle indiscrezioni del nuovo organo dirigente della riscossione, sembra certo che il primo atto sarà quello di chiarire meglio l’aspetto dei pignoramenti. Su questo argomento le voci si sono susseguite negli ultimi tempi, con il paventato rischio che il nuovo ente diventasse più opprimente del precedente e con maggiori poteri di sequestro e pignoramenti.

Un articolo del Corriere della Sera nella sua versione telematica chiarisce meglio gli aspetti di questo ipotizzato aumento di “cattiveria” del nuovo ente. Sembra che il nuovo concessionario non sarà più cattivo del precedente, anzi, potrebbe aumentare la fiducia tra fisco e contribuenti. La paura dei debitori era che l’accesso alle banche dati come l’anagrafe tributaria, i conti correnti ed i rapporti bancari o postali e così via, adesso in mano all’ente di riscossione (ad Equitalia non era possibile accedere a queste banche dati), accelerassero le operazioni di riscossione coattiva, mettendo a serio rischio i conti correnti ed i risparmi, adesso più facilmente attaccabili dalla riscossione.

Paura infondata

La paura di vedersi bloccare e pignorare il proprio conto corrente o il proprio libretto di risparmio è una paura diffusa tra semplici contribuenti, aziende, commercianti ed artigiano. Lo hanno rimarcato più volte anche le associazioni o alcuni gruppi politici. Dal nuovo ente però, sottolineano come questo timore può essere considerato come infondato. Infatti, l’atto di indirizzo sui pignoramenti, sarà fatto nell’ottica di combattere i grandi evasori, quelli seriali e le evasioni dolose. In pratica, la snellezza delle procedure sui pignoramenti è reale, visto il surplus di poteri che Agenzia delle Entrate-riscossione avrà in mano, ma l’arma sarà utilizzata solo per evasioni corpose, per cifre rilevanti, tutelando, come già avviene oggi, i conti correnti dove vengono versati pensioni e stipendi.

Inoltre, si conta di trovare soluzioni che impediscano i sequestri di tutti i conti correnti di una impresa, per non paralizzarla del tutto. Si cercherà di calmierare le operazioni per cifre vicine alle 1.000 euro. Sull’argomento è tornato anche il quotidiano “Il Sole24Ore” che ha riportato una comunicazione da parte di Equitalia che ha asserito come cambierà il logo, la modulistica, ma non le attività ed i servizi di riscossione che si svolgeranno nella assoluta continuità con la precedente gestione, a partire dalla collocazione fisica degli sportelli a cui si rivolgevano i contribuenti.