E' arrivata l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri in merito all'introduzione del Rei, il Reddito d'Inclusione che consiste nell'erogazione di un assegno mensile per le famiglie più povere.

Un assegno mensile

Il Reddito d'Inclusione andrà a sostituire sia l'Asdi che l'assegno di disoccupazione e verrà erogato con un importo tra 190 e 485 euro mensili. Nel caso in cui il nucleo familiare sia numeroso (con più di tre figli a carico), l'importo verrà erogato per 18 mesi e bisognerà attendere 6 mesi dall'ultima richiesta per poter essere nuovamente accreditati.

Potranno fare richiesta sia le famiglie con un Isee non superiore a 6 mila euro, con un patrimonio mobiliare tra i 6 e i 10 mila euro e un patrimonio immobiliare non superiore a 20 mila euro, sia le donne in stato di gravidanza, sia disoccupati con oltre 55 anni di età.

Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro, ha dichiarato che verranno coinvolte circa 660 mila famiglie, di cui 560 mila con minori a carico, e che sono stati destinati fondi pari a 1,7 miliardi di euro.

Buoni propositi quindi, soprattutto perché le risorse per l'erogazione dell'Asdi saranno in crescita anno dopo anno.

La Rei potrà essere compatibile con qualsiasi tipo di compenso lavorativo eccetto naspi o un altro tipo di aiuto sociale riguardante la disoccupazione involontaria.

Dove verrà bonificato l'importo?

L'Importo del Reddito d'Inclusione verrà accreditato su una carta chiamata Carta Rei, similare alla Social Card, dove si potranno anche acquistare alcuni beni in vari negozi e supermercati. A differenza della Social Card, con la carta Rei sarà possibile ritirare dal bancomat fino alla metà dell'assegno erogato mensilmente.

Unica nota d'impegno per poter ricevere regolarmente questo tipo di sostegno è la partecipazione ad un progetto sociale nel mondo del lavoro.

La data stabilita per l'erogazione dell'assegno è quella del 1° gennaio 2018 e potranno farne richiesta tutti i cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari con un lungo permesso di soggiorno che rispettino i requisiti richiesti.

Secondo Edoardo Patriarca, deputato del Partito Democratico, l'approvazione di questo provvedimento rappresenta non solo un aiuto economico ma la totale presa in carica dei soggetti momentaneamente più deboli, "Stato, Comuni e Associazioni avranno finalmente uno strumento per la lotta alla povertà" ha dichiarato.