I chiari di luna dell'economia reale e le tensioni tra i tassi di cambio dovute alle controversie geopolitiche internazionali non sembrano preoccupare troppo il regno delle valute digitali. A fornire un chiaro segnale di forza è il Bitcoin (BTC o XBT), la moneta virtuale nata praticamente dal nulla nel 2009 ed oggetto di un continuo sviluppo. Il 2017 è stato un anno particolarmente felice per i possessori, che a partire dal mese di gennaio hanno realizzato una crescita del 300% del capitale investito. Il balzo ha colto di sorpresa anche gli stessi utilizzatori e operatori di mercato, considerando la poderosa crescita già registrata in passato.

Mentre un confronto su tutti può far capire cosa significhi un tale tasso di sviluppo: un solo bitcoin arriva oggi a valere in dollari quasi tre volte un grammo di oro.

Le cause della continua crescita del Bitcoin

A voler davvero approfondire si capisce che il paragone con l'oro non è del tutto fuorviante. Il metallo prezioso ha infatti sempre agito da vero e proprio rifugio nel momento in cui vi sono state grosse tensioni tra Stati. Lo stesso sembra accadere con il Bitcoin, una valuta virtuale al di fuori del controllo delle banche centrali e pertanto percepita da molti come alternativa di garanzia. L'escalation militare tra gli Usa ed il Nord Corea potrebbe ad esempio aver acuito la domanda di valuta virtuale dal Giappone, mentre oggi anche gli investitori istituzionali guardano con un certo interesse alle monete virtuali.

Come dire che lo strumento non è più appannaggio esclusivo di nerd e appassionati del web, ma è arrivato ad abbracciare anche il largo pubblico. Un fenomeno che autoalimenta il continuo successo della valuta, sebbene non siano mancati i punti di criticità nella breve storia del bitcoin.

Dal frazionamento alle correzioni sul prezzo, mentre il WSJ esprime i propri dubbi

Resta il fatto che tra gli esperti non mancano i dubbi su quella che potrebbe essere l'ennesima bolla speculativa virtuale, seppure questa volta riguardi una valuta e non un'azienda hi-tech. Già nel corso del suo recente passato il bitcoin ha dovuto affrontare un frazionamento e altri aggiustamenti sul proprio prezzo.

Fino ad oggi è riuscita a superare indenne le crisi pregresse, ma ora che si sta aprendo al largo pubblico non tutti pensano che risulterà altrettanto stabile. La critica più recente emerge dal Wall Street Journal, che teme una crisi della criptovaluta per le conseguenze a catena che potrebbe provocare. Gli esperti del quotidiano finanziario vedono un parallelo con quanto avvenuto nel 2007, quando i consumatori pensavano che il denaro si fosse tradotto automaticamente in credito. Questo presupposto finì per distorcere i prezzi del mercato finanziario statunitense ed in seconda istanza di tutto il sistema bancario globale. Per evidenziare quanto sia facile sottostimare i rischi connessi ad un investimento in criptovalute, gli esperti del WSJ evidenziano come "basti un banale disaccordo tra aspettative e realtà per intaccare i risparmi".

Qualcosa di molto simile a quello che sta effettivamente avvenendo.

Quando si arresterà la continua crescita delle valute virtuali?

Stante la situazione, al momento il mese di agosto sta definendo una nuova straordinaria crescita del bitcoin, con il raggiungimento di nuovi massimi di prezzo che portano ad evidenti riverberi per tutto il settore delle valute virtuali. E mentre l'euforia sembra destinata a caratterizzare un mercato volatile come pochi, sono in molti a chiedersi fin dove potrà spingersi la quotazione di questi nuovi strumenti di scambio. Una questione sulla quale, è bene sottolinearlo, l'unica certezza è che nessuno al momento è in grado di dare realmente una risposta sicura.

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