Il ReI o Reddito di inclusione partirà ufficialmente dal 1° gennaio 2018 e andrà a sostituirsi alle altre forme di contrasto alla povertà messe in campo dai vari esecutivi che si sono succeduti nel tempo. Quindi non sentiremo più parlare di Sia, il Sostegno all'inclusione attiva o dell'Asdi, l'Assegno di disoccupazione. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera definitivo alla misura, definita dal Premier, Paolo Gentiloni, un "impegno di Governo e Parlamento contro la povertà". L'importo dell'assegno varierà da un minimo di 190 euro, ad un massimo di 485 euro, erogati per un periodo non superiore ai 18 mesi.

L'assegno potrà essere richiesto anche più volte, ma tra un'erogazione e l'altra dovranno passare almeno 6 mesi.

Chi può beneficiare della misura

Per poter usufruire del Reddito di inclusione il nucleo familiare deve avere un ISEE non superiore ai 6 mila euro l'anno. Inoltre, se si possiedono immobili diversi dalla prima casa, il loro valore complessivo non deve eccedere i 20 mila euro. Mentre se si detengono dei valori mobiliari, come azioni o BOT, il loro valore complessivo deve rientrare tra un minimo di 6 mila euro e un massimo di 10 mila, a seconda di quanti sono i componenti il nucleo familiare.

Un criterio di preferenza, adottato almeno nelle prime fasi di erogazione della misura di sostegno del reddito, sarà quello di favorire le famiglie nel cui nucleo sono presenti figli minorenni o disabili o donne in gravidanza come pure disoccupati con più di 55 anni.

Le previsioni del Governo

Come era stato spiegato a giugno dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, una volta a regime, la misura dovrebbe coinvolgere circa 660 mila famiglie, di cui ben 560 mila con figli minorenni. I fondi a disposizione saranno inizialmente 1,7 miliardi di euro, ma si prevede già di alzare la disponibilità a 2 miliardi.

Le altre disposizioni di contorno

Praticamente, i beneficiari riceveranno una carta elettronica Rei sulla quale verrà caricato l'importo a cui avranno diritto. La carta potrà essere utilizzata per acquistare tutta una serie di beni. Inoltre potrà funzionare anche come un bancomat, consentendo al beneficiario di prelevare ogni mese fino alla metà dell'importo a cui si ha diritto.

D'altra parte per poter ricevere il sostegno i beneficiari dovranno impegnarsi a partecipare a progetti di reinserimento nel mondo del lavoro.

Vengono infine posti dei limiti definiti per impedire che la misura vada a beneficiare chi non si trova in stato di difficoltà. Ad esempio, non possono usufruire del Rei i proprietari di imbarcazioni, o di auto e moto immatricolate nei 2 anni precedenti la richiesta del sussidio. Verrà inoltre adottata una procedura amministrativa sprint per coloro che siano in possesso di tutti i requisiti, in modo tale che l'erogazione avvenga entro massimo 20 giorni. Possono richiedere il ReI, oltre ai cittadini italiani, i cittadini comunitari e gli extracomunitari con regolare permesso di soggiorno.