L'occupazione giovanile è una delle preoccupazioni principali del governo, che la vuole portare in ascesa. Per questo motivo è stato annunciato un nuovo piano di agevolazione contributiva per tutti i giovani che cominciano ad affacciarsi nel mondo del lavoro. Gli incentivi dovrebbero favorire non solo i giovani lavoratori, ma anche le imprese che provvedono a nuove assunzioni. é infatti stata prevista una norma anti-licenziamento per tutte le imprese che fruiscono degli incentivi previsti dal governo, attraverso una sorta di obbligo di non licenziamento almeno per il primo anno.

Gli sgravi fiscali per chi assume i giovani

Gli incentivi per favorire l'occupazione giovanile si basano concretamente su una riduzione della contribuzione annuale intorno al 15 per cento e non più del 30 o 33 per cento. È comunque prevista una limitazione, una soglia massima oltre cui non si può andare per ottenere la decontribuzione. Il limite che può essere raggiunto si aggira intorno ai 4030 euro (rispetto alla proposta iniziale del valore di 3250 euro). Secondo quanto stimato dal governo, la ferrea disposizione avrà un costo iniziale inferiore a un miliardo che salirà a circa due miliardi.

I destinatari della decontribuzione

Secondo quanto disposto dal nuovo progetto governativo, lo sgravio fiscale sarebbe necessariamente del 15%, ma non è ancora certo quale siano i destinatari che possono usufruire di tale incentivo.

A detta dell'esecutivo, delle risorse e della parte europea si vuole far fermare la soglia dei destinatari della riduzione contributiva agli under32 (per ora la soglia è ferma a 29 anni, come in vigore per Garanzia Giovani). è necessario il consenso che deve arrivare da Bruxelles per avere la conferma per il under32. Gli incentivi contributivi non si fermano ai giovani lavoratori, ma si estendono in maniera indiretta anche alle imprese.

Oltre ai tre anni per l'apprendistato in cui l'aliquota contributiva si aggira intorno al 10%, se si ha la conferma dello sgravio per i giovani lavoratori ci sarebbe un ulteriore riduzione del 15%. Le imprese quindi potrebbero avere una riduzione contributiva che si prolunga per sei anni. Per far si che le imprese usufruiscano di tale incentivo, è stato previsto un vincolo anti-licenziamento per i primi sei mesi a partire dall'assunzione a tempo indeterminato dei giovani dipendenti, che non possono essere licenziati per i sei mesi successivi.