La Convention dei giovani di Confindustria tenutasi a Capri è stata l’occasione per Silvio berlusconi di far sentire la sua voce sulle innumerevoli problematiche del nostro paese. L’Ex Presidente del Consiglio ha di fatto messo in atto un autentico show, lanciando di fatto la sua campagna elettorale per le ormai prossime elezioni politiche. Il Governo Gentiloni infatti è a scadenza e Silvio Berlusconi ha parlato di cosa farà nel caso torni a comandare il paese. Dal ritorno alla lira fino alle Pensioni, dal bollo auto alla Legge Fornero, ecco cosa ha detto e promesso il Cavaliere.

Stop Bollo Auto

Una cosa è certa, durante l’ultimo Governo Berlusconi la tassa sulla casa fu eliminata. Si chiamava ICI e quella relativa alla prima casa fu cancellata dall’allora Presidente del Consiglio. Berlusconiani o anti Berlusconiani non fa differenza, perché quella promessa fu mantenuta dal Cavaliere. Adesso, in vista della nuova tornata elettorale, Berlusconi punta l’indice contro la tassa di proprietà per autoveicoli. Sull’edizione del 14 ottobre del quotidiano “Libero”, Berlusconi ha promesso di abolire la tanto odiata tassa se vincesse le elezioni. Una abrogazione non condizionata da altri aumenti come vorrebbe una proposta che mira a cancellare la tassa, ma ad aumentare le accise sui carburanti.

Una soluzione questa che andrebbe ad abolire il bollo auto ma che penalizzerebbe quanti percorrono molti chilometri con la loro autovettura che andrebbero a spendere di più alle pompe di benzina. Una cancellazione della tassa che per le casse statali sarebbe detonata dal surplus proveniente dalle accise, una classica soluzione all’italiana dove si riduce un prelievo fiscale per le famiglie e se ne aggiunge un altro.

Pensioni a donne e minime a 1.000 euro

Pensioni minime a mille euro, questa la promessa previdenziale del Presidente Berlusconi e questo quanto verrà inserito nel programma di Forza Italia per le prossime elezioni. In pratica, l’ex Capo di Governo vorrebbe portare le pensioni sociali, attualmente fissate intorno alle 480 euro al mese, a 1.000 euro per tredici mensilità.

Una soluzione che ricorda il “milione”, cioè l’iniziativa dell’ultimo suo Governo che portò le minime ad un milione di lire esatte. Sempre sulla previdenza, via libera alle pensioni alle donne che sacrificano carriera e lavoro per la cura della famiglia. Dare un assegno previdenziale dignitoso alle mamme italiane che secondo Berlusconi lavorano sempre, di notte, il sabato e la domenica e che meritano una pensione slegata da contributi e cavilli vari.

Nuova moneta

Ritornare alla lira è l’altro argomento considerato da Berlusconi alla Convention. Secondo l’Ex Premier, nessun accordo internazionale e della UE nega ad uno Stato di poter coniare una sua propria moneta. Si può lasciare vivo l’euro solo per le contrattazioni internazionali, quindi export ed import, ma munendo gli italiani di una seconda moneta.

A quanti lo accusavano di voler coniare una moneta nostrana che si chiamasse “Silvia”, Berlusconi ha ribadito il concetto che non c’è bisogno di alcuna novità, perché basta tornare a coniare le amate lire, la moneta che ha lasciato tanti nostalgici proprio perché l’euro ha demolito l’economia delle famiglie italiane.