Molti pensavano che nella Legge di Bilancio l’argomento bollo auto potesse essere uno degli argomenti trattati. La manovra finanziaria appena liquidata però, nonostante sia complessivamente di oltre 20 miliardi, non presentava margini di intervento tali da affrontare anche quest’altro spinoso argomento. Ben 16 miliardi sono serviti solo per detonare le clausole di salvaguardia e l’aumento dell’Iva, pertanto nulla è stato destinato all’argomento. Anche il Decreto Fiscale che ha presentato la novità della rottamazione bis per le cartelle esattoriali non ha presentato nulla per quanto concerne il bollo auto.

Ciò non vuol dire che il 2018 non possa presentare novità sostanziali per quella che risulta essere tra le più odiate tasse per gli italiani.

C’è chi vuole abrogarlo

L’attuale Governo, che ormai ha i giorni contati per via della scadenza del mandato, e le ormai prossime nuove elezioni politiche sono un terreno fertile dove proporre interventi che migliorino la popolarità dei politici che chiedono il voto. Un argomento come il bollo auto è tra quelli che ottengono maggiore attenzione nell’opinione pubblica e quindi nell’elettorato. L’ultimo in ordine di tempo a parlare di abrogazione del bollo auto è stato Berlusconi, come riporta l’edizione del 14 ottobre del quotidiano “Libero”. Una abrogazione senza condizioni, cioè senza l’aumento di accise che risulta essere fattore determinante in una vecchia proposta di Legge.

In questo caso infatti, si abolirebbe il bollo auto ma si aumenterebbero le accise sui carburanti. Una soluzione che andrebbe ad avvantaggiare coloro che utilizzano poco l’auto e colpirebbe duramente coloro che per lavoro sono costretti a percorrere molti chilometri al giorno con relativo consumo di carburante.

La correlazione con le problematiche ambientali

Quando si parla di bollo auto non si può fare a meno di collegarlo all’Inquinamento. Il collegamento della tassa con la revisione dell’auto che tanto ha fatto discutere a fine 2016 non ha sortito effetti. È stato evitato di bloccare la revisione periodica del veicolo a quelli che non erano in regola con il pagamento della tassa e sicuramente questa è stata una notizia positiva per milioni di italiani in difficoltà economica che non riescono a pagare il bollo o che lo pagano in ritardo.

Una recente proposta di Legge che attualmente è incardinata in Commissione Ambientale in Senato, mira a colpire di più in termini di bollo dovuto, le auto più inquinanti. Secondo le statistiche, sarebbe superiore al 40% dei veicoli circolanti la quantità di autovetture che risultano nocive per l’ambiente. La proposta vorrebbe colpire i veicoli fino alla categoria euro 3, facendo pagare di meno a veicoli più nuovi e quindi meno dannosi a livello ambientale. Cambierebbe la modalità di calcolo della tassa che oggi è basata sulla potenza e che potrebbe essere calcolata sulle emissioni ambientali. Un cambiamento che non mette tutti d’accordo colpendo le famiglie che non hanno la possibilità di cambiare la propria vettura euro 3 con una di nuova generazione.

Sconti nel 2018?

La lotta all’evasione del bollo è sempre tra le azioni più importanti di ogni Governo e di ogni amministrazione Regionale. Novità di questi giorni è una stretta pesante nella Regione Piemonte, che segue la meno recente iniziativa del Governatore della Regione Puglia Emiliano che ha autorizzato l’invio e la minacciata cancellazione al PRA dei veicoli che da 3 anni non erano in regola col pagamento del bollo. In Piemonte sono già partire 450mila ingiunzioni di pagamento per altrettante presunte evasioni del bollo. Tutte iniziative che mirano a stanare gli evasori ed a far fare cassa alle amministrazioni. Esistono però strumenti messi in atto che mirano a rendere meno pesante per le famiglie la spesa per il bollo.

Una tra tutte che sarà possibile sfruttare nel 2018 perché misura inserita nel Decreto Fiscale collegato alla Legge di bilancio appena varata è lo sconto del 10% per quanti autorizzino il pagamento del bollo con domiciliazione bancaria.