Da ottobre 2017 sarà diritto imprescindibile del consumatore avere la possibilità di pagare tramite bancomat. Per i trasgressori, scatta la multa, tuttavia non onerosa, di 30 euro.

Lotta all'evasione fiscale

Chiunque detiene un'attività sa bene che accettare il pagamento tramite carta di credito o bancomat comporta una serie di oneri finanziari da rispettare: costo di istallazione e canone mensile si sommano alla percentuale trattenuta su ogni transazione. Lo scopo primario della normativa è chiaramente quello di contrastare l'evasione fiscale. Tuttavia non sono solo sanzioni ad essere previste dal nuovo decreto legge: per mezzo dell'effetto anti-evasione, il governo avrebbe intenzione di varare un piano di sgravi fiscali per chiunque si serve di carta di credito per pagare servizi quali interventi domestici, taxi e parcelle mediche.

Italia: paese retrogrado

Secondo gli ultimi dati della Bce, l'Italia è tra gli ultimi posti in fatto di metodo di pagamento e dotazione POS. Già l'anno scorso, la Legge di Stabilità aveva imposto l'obbligo di detenzione di un pos per tutti i commercianti e il diritto di pagare un servizio per importi superiori a 5 euro, eccetto nei casi di impossibilità tecnica. Tuttavia il decreto legislativo prevede una piccola clausola a favore degli esercenti per quanto concerne i piccoli pagamenti, e cioè quelli inferiori alla soglia dei 5 euro: I prestatori di servizio di pagamento saranno tenuti a ridurre il costo di commissione rispetto allo stesso previsto per importi nettamente superiori.

Non solo multe: le percentuali trattenute sono sulla via del ribasso

Il viceministro dell'Economia Luigi Casero ha dichiarato di essere in trattativa con le banche per risolvere il problema dei costi. In Italia infatti, l'istallazione e le tasse relative all'utilizzo del Pos comportano un costo ingente e di gran lunga superiore rispetto agli altri paesi europei.

Casero asserisce: " Vogliamo inserire questa norma all'interno di un quadro più ampio, per spingere tutto il sistema ad un deciso spostamento verso i pagamenti elettronici in Italia".

Professionisti esonerati

Sono tuttavia esonerati dall'obbligo tutte quelle figure professionali detentori di partita Iva che non lavorano a contatto con il pubblico.

Trattasi, riportando un esempio, di avvocati che operano all'interno di studi associati e che quindi fatturano al titolare. Per una categoria come la sopra citata, l'obbligo di avere un pos servirebbe soltanto ad arricchire inutilmente le banche. Benzinai e tabaccai rientrerebbero nella lista degli esonerati, in virtù del fatto che operano da sostituti nell'incassare imposte ed accise per conto dello Stato.