Le ultime notizie sulle Pensioni, per forza di cose, sono quelle orientate sul futuro. Che si tratti di lavoratori a cui mancano pochi anni o di giovani che temono di non vederla mai una pensione, gran parte dei dibattiti riguardano materie che esulano dalla situazione che riguarda chi si è già congedato dal lavoro. E non potrebbe essere altrimenti, dato che è sempre d'attualità il rischio che il sistema previdenziale possa non sorreggersi più qualora venisse alterato il sottile filo dell'equilibrio raggiunto con l'introduzione della Legge Fornero.

Ultimissime notizie sulle Pensioni

Le ultime notizie sulle pensioni sono buone. Perché quella che può essere definita una categoria di "privilegiati" rispetto a chi una pensione spera di ottenerla presto, ossia i pensionati, a partire dall'anno 2018 potrà beneficiare di un dato positivo. La novità, infatti, è che a partire da gennaio 2018 l'assegno netto subirà un aumento dell'1,2% grazie alla così detta "perequazione automatica". Secondo ItaliaOggi, però, si tratterà di un cambiamento che non riguarderà chi percepisce più di 2100 euro netti.

Ultime sugli aumenti delle pensioni: gli esempi

Chi percepisce, ad esempio, 502 euro passerà a quasi 508 euro. L'assegno minimo, oggi fissato a 448 euro, passerà a 453 euro.

Tuttavia c'è il serio rischio che questo vantaggio possa essere azzerato dall'eventuale necessità di adottare delle trattenute

Pensioni: età pensionabile

Nel frattempo l'età pensionabile, in linea con quanto espresso dalla Legge Fornero, a partire dal 2019 sarà innalzata fino a 67 anni rispettando la proporzione con l'aumento dell'aspettativa di vita che, secondo quanto rilevato dall'Istat, si è allungata di cinque mesi.

Per andare in pensione anticipata, invece, occorreranno 42-43 anni di contributi. Si tratta, di fatto, di una novità solo formale, trattandosi di un destino che era piuttosto noto. Tuttavia continueranno ad esserci incontri tra Governo e Sindacati affinché si possa trovare un punto di accordo comune tra quelle che sono le richieste delle sigle e le necessità dell'Esecutivo.

Ad indispettire i Sindacati, nell'ultimo periodo, ci sarebbe un po' di indolenza da parte del Governo rispetto alle richieste fatte per voce dei cittadini. E si fa sempre più concreta la possibilità che nelle prossime settimane possa essere organizzata una grande mobilitazione con manifestazioni di dissenso annesse.