Contiene nomi eccellenti la lista dei primi 100 debitori del Monte dei Paschi di Siena. Doveva rimanere segreto l’elenco delle aziende che hanno ricevuto prestiti e finanziamenti dall’istituto senese, queste almeno erano le intenzioni di Pierferdinando Casini, presidente della Commissione d’inchiesta parlamentare che aveva secretato la lista non appena ricevuta dalla stessa Mps. Ma, come spesso accade, l’elenco è presto finito sulle pagine dei maggiori quotidiani svelando i nomi dei beneficiari della politica dai ‘cordoni larghi’ che ha portato il più antico istituto bancario sull’orlo del crac.

I primi 100 debitori del Monte dei Paschi di Siena

Il primo nome nella lista dei debitori del Monte dei Paschi di Siena è quello di Sorgenia, la società che si occupa di energia, in passato partecipata dalla famiglia De Benedetti ed attualmente sotto il controllo delle banche, che risulta essere debitrice di oltre 300 milioni.

Notevole anche l’esposizione degli armatori Rizzo Bottiglieri de Carlini, con oltre 250 milioni di euro, e di Riscossione Sicilia, indebitata verso Rocca Salinbeni per 237 milioni di euro. Non mancano le sorprese, tra cui l’ATAC, l’azienda dei trasporti di Roma, indebitata per 50 milioni di euro, e nomi ai quali certamente non mancano i soldi per saldare il debito come lo sceicco di Abu Dhabi, Hamed bin Al Ahmed che aveva chiesto e ottenuto un prestito di 26,6 milioni di euro per la costruzione di un resort.

E non poteva mancare neanche il mondo del calcio, rappresentato dal presidente del Palermo Zamparini, la cui azienda Gasda spa deve restituire a Mps un prestito di 68 milioni di euro.

Complessivamente, ai primi 100 debitori di Mps contabilizzano circa 5 milioni di euro, una cifra notevole anche se solo una parte dell’esposizione accumulata dall’istituto.

Casini sulla segretezza della lista dei debitori

Pur essendo finita in rete e sulla carta stampata, la lista dei primi 100 debitori di Mps rimane ufficialmente secretata, come conferma il presidente della Commissione Casini che ha voluto inoltre precisare: ‘Non è che la Commissione vuole tenere segreti i nomi dei debitori delle banche.

Semplicemente la Commissione risponde a delle norme secondo le quali le informazioni devono essere classificate come segrete o meno a seconda di quello che dice la nostra fonte. In questo caso, Mps ci ha fornito la lista dicendo che era segreta e per questo è stata classificata come tale dalla Commissione’.