Durante la settimana appena trascorsa il prezzo del Bitcoin è balzato da 12.000 dollari a 15.000 dollari, nonostante i timori che presto la crescita impressionante dell'ultimo anno possa invertire la rotta e le analogie con altre bolle finanziarie della storia. Negli scorsi giorni avevamo riportato un'analisi di Grist, secondo cui una crescita di tal tipo non sarebbe sostenibile con il futuro delle energie pulite.

Per approfondire maggiormente la questione, arstechnica ha intervistato Brent Goldfarb, professore di Economia all'Università del Maryland, e Willian Deringer, esperto di storia presso il MIT.

Entrambi sono autori di ricerche nell'ambito delle bolle finanziarie ed entrambi hanno dichiarato di intravedere molte analogie tra le bolle del passato ed il recente rally del Bitcoin.

Le analogie con le bolle del passato

Le bolle, tipicamente, sono guidate da nuove tecnologie (come accaduto per la rotaie in Gran Bretagna nel 1840 o per internet nel 1990) o da nuove innovazioni finanziarie (ad esempio l'ingegnerizzazione finanziaria che diede origine alla crisi finanziaria del 2008). "Tali innovazioni finanziarie creano entusiasmo ad una velocità molto più grande di quanto le persone siano in grado di riconoscerne tutte le conseguenze", ha dichiarato Deringer.

Gli studiosi non sono propensi a predire una data precisa in cui il boom del Bitcoin potrebbe terminare, ma Goldfarb mette in guardia i lettori affermando di vedere già i classici segni che si verificano quando ci si avvicina alla fine di una bolla.

La fine di una bolla speculativa tipicamente è caratterizzata da una quantità elevata di volatilità e da un alto livello di emozioni che prevalgono sulla razionalità dell'investimento.

Goldfarb si aspetta che nei prossimi giorni diventeranno sempre più popolari storie di persone che si sono arricchite grazie ai bitcoin, come la storia dei gemelli WInklevoss, che sono addirittura diventati bilionari investendo parte del ricavato di una causa contro Facebook in bitcoin nel 2013.

Secondo Goldfarb, però, la fine del boom sarà innescata da qualche evento che genererà un panico di mercato e darà il via alla danza delle vendite.

L'incertezza della valutazione

L'incertezza della valutazione è spesso un grosso problema nelle bolle, ha dichiarato Deringer. Al contrario di un'azione o un'obbligazione, il Bitcoin non paga interessi o dividendi, rendendo difficile comprendere il valore reale della moneta.

E', infatti, complesso individuare esattamente i fondamentali del Bitcoin. Tale incertezza ha consentito al Bitcoin di aumentare il proprio valore di 1000 volte negli ultimi cinque anni e ciò rende il mercato vulnerabile al panico se gli investitori dovessero perdere la fiducia.