Cresce il reddito medio degli italiani ma, al tempo stesso, aumentano i poveri. Lo certifica la ricerca pubblicata dall’ISTAT sulle condizioni di vita dei nuclei familiari del nostro paese. Secondo questa analisi, infatti, il reddito medio delle famiglie italiane risulta essere di circa 30 mila euro annui, pari a 2.500 euro al mese, con una crescita dell’ 1,8% rispetto al 2015, ma si tratta di un incremento che non interessa tutti, dal momento che sono oltre 18 milioni gli italiani a rischio povertà, pari al 30 per cento del totale, contro il 28,7 per cento del 2015.

La ricerca Istat sul reddito degli italiani

Secondo i dati Istat, che fanno riferimento all’anno 2016, il reddito medio di una famiglia italiana è di 2.500 euro netti al mese, con la metà della popolazione che vive con un reddito superiore a 2.000 euro mensili.

La distribuzione del reddito evidenziata dalla ricerca mostra una sempre più marcata diseguaglianza nelle diverse zone geografiche del paese che vede il quinto delle famiglie più ricche risiedere prevalentemente al Nord, il 26 per cento, mentre al Centro e al Sud si attestano, rispettivamente, al 22,8 e al 10 per cento.

Tra i redditi più alti si concentrano anche la maggior parte delle famiglie senza figli o con un solo figlio.

con percentuali del 27,2 e 24,1 per cento, mentre le famiglie con più figli hanno maggiori probabilità di rientrare nel quinto più povero della popolazione, soprattutto se residenti nel Mezzogiorno

Il 30 per cento degli italiani sono poveri

Nonostante la crescita del reddito medio in Italia, risulta particolarmente preoccupante l’aumento delle famiglie a rischio povertà, in crescita dell’1,3 per cento rispetto alla rilevazione sull’anno precedente.

Il dato è evidenziato dal fatto che il quinto più povero della popolazione percepisce solamente il 6 per cento del reddito complessivo.

Anche in questo caso, la distribuzione territoriale delle famiglie a rischio povertà evidenzia un forte squilibrio tra le diverse zone del paese con il 33,2 per cento che risiede al Sud, contro il 15,8 per cento residente in zone del Centro, il 13,2 per cento nel Nord-Ovest e il 10,1 per cento nel Nord-Ovest.

Particolarmente vulnerabili al ‘rischio povertà’ risultano anche i nuclei familiari di origine straniera.

Una situazione, quella certificata dall’Istat, che rende particolarmente urgente l’istituzione di misure strutturali contro la povertà delle quali il recente Reddito di Inclusione deve essere solo un primo passo.