Nella mattinata di venerdì 29 dicembre la giunta milanese, riunitasi al Teatro del Buratto e non a Palazzo Marino per l'ultima seduta del 2017 nella quale sono state stilate le linee-guida per il bilancio dei prossimi anni, ha preso una decisione che farà di certo ben poco piacere ai pendolari, agli studenti e tutte le persone che usufruiscono dei mezzi pubblici per muoversi a Milano: il prezzo del biglietto di metropolitana, tram e autobus aumenterà dall'attuale prezzo di un euro e mezzo a ben 2 euro a partire dal 1 gennaio 2019. Già giovedì il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, aveva affermato che, essendo il servizio di trasporti pubblici milanese all'avanguardia e con i più alti tra gli standard europei, il prezzo del biglietto "deve tener conto che un equilibrio di bilancio va mantenuto".

Prezzo del biglietto di bus, tram e metro: Milano più cara di Parigi e Madrid

L'ultimo aumento per il prezzo del biglietto ATM, prima di questo annunciato da Sala, era stato quello fatto dalla giunta Pisapia (fu tra i primi provvedimenti presi) quando nel 2011 si passò da un euro all'attuale un euro e mezzo. Con l'aumento a due euro dal 1 gennaio 2019, il costo del biglietto dei mezzi pubblici milanesi sarà tra i più cari d'Europa: infatti se a Parigi si è a 1.80 euro mentre a Madrid a 1.50 euro, solo Londra e Berlino sono più care, rispettivamente con 2.50 euro e con 2.80 euro per un viaggio in metropolitana.

Tuttavia lo stesso sindaco di Milano ha affermato che rimane ancora la possibilità di evitare l'aumento del prezzo del biglietto, il tutto dipende dall'eventuale intervento della Regione Lombardia.

Come affermato da Sala il costo annuo per la gestione del trasporto pubblico milanese è pari a 826 milioni di euro, di cui 390 arrivano da biglietti e abbonamenti: il resto dovrebbe essere coperto dai contributi dello Stato, contributi però che la Regione Lombardia a quanto pare - secondo le parole del primo cittadino - non riesce a farsi dare.

Inoltre l'assessore alla Mobilità, Marco Granelli, ha sottolineato che i costi per la gestione nei prossimi anni aumenteranno per forza, in quanto è in cantiere l'allungamento della linea metropolitana M1 (minimo 10 milioni) e la nuova linea M5 costa 90 milioni l'anno: urge quindi che arrivino più contributi da Regione e Stato, altrimenti l'aumento di prezzo del biglietto sarà inevitabile. La nuova giunta regionale e il nuovo governo, che saranno in carica dalla primavera 2018, faranno qualcosa?